Antonio Scurati, Il tempo migliore della nostra vita

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conteroccabruna
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Antonio Scurati, Il tempo migliore della nostra vita

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Scurati è alle prese con la propria autobiografia sulla scia e di riflesso alla ricostruzione archivistica e minuziosa della biografia di un eroe dell'antifascismo, che come l'autore vive di scrittura : Leone Ginsburg.
L'identificazione dell'autore con Ginsburg è quella velatamente insinuata nel titolo scelto per questo libro, davvero originale, ovvero "c'è un tempo migliore" nella nostra vita: quello in cui si perseguono degli ideali, im cui si affermano dei valori. Ginsburg dal confino al carcere, sempre nel suo rigore di traduttore e nella sua passione di gappista; Scurati sempre dalle aule universitarie, come studente prima e ora come saggista alla ricerca di storie esemplari, di uomini eroi da raccontare. Cos' in questa ricerca biografiaca s'intreccia anche l'autobiografia che risale alla storie dei propri nonni, che in città diverse - Napoli e Milano - hanno vissute esistenze quotidiane, ma altrettanto "eroiche" negli stessi anni di Ginsburg. Fino appunto ad arrivare all'autore stesso, che ricorda il suo impegno giovanile militante in sogni e utopie che hano però costruito l'uomo di oggi e con queste storie si rivolge ai giovani, che devono per forza guardare al passato per poter alzare gli occhi verso il futuro, carichi di sperenze e di coraggio, tratti dagli esempi conosciuti.
Un libro davvero originale dicevo, perchè volerlo classificare: un romanzo o un saggio storico, un'autobiografia o meglio una biografia, mi sembra riduttivo per la sperimentazione che Scurati inserisce nel congeniare la struttura di quest'opera. E' quindi opera unica nel suo genere, nell'esperimento di legare alla Storia le storie, biografia e autobiografia, la propria memoria generazionale al passato nazionale. In conclusione si tratta di un esperimento più che riuscito, grazie anche a una prosa asciutta, essenziale mai retorica o epica.

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