Winesburg, Ohio - Sherwood Anderson

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Gahan
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Winesburg, Ohio - Sherwood Anderson

Messaggio da Gahan »

Winesburg, Ohio è un raccolta di racconti di Sherwood Anderson pubblicata nel 1919. I racconti, scritti tra la fine del 1915 e l'inizio del 1916, apparvero in alcune riviste prima di venire raccolti in un unico libro.
Le storie hanno come filo conduttore il personaggio di George Willard, giovane giornalista che si interessa delle vite solitarie degli abitanti del fittizio villaggio di Winesburg in Ohio sul finire del XIX secolo.
Qualcuno lo ha definito "la Spoon River dei vivi", la controparte in prosa degli epitaffi di E.L. Masters.

Non amo le raccolte di racconti ma questa merita di essere letta. Tutti questi personaggi, con le loro debolezze, ossessioni, manie, mi hanno dato molti spunti di riflessione.
Lo si nota anche dal numero di sottolineature che ho lasciato sulla carta.

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francesina
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Re: Winesburg, Ohio - Sherwood Anderson

Messaggio da francesina »

Dell'esistenza questo libro avevo saputo leggendo un paio di anni fa le recensioni sulla trilogia di Kent Haruf: molti vi trovano infatti delle somiglianze, sia nella prosa asciutta che nella scelta stilistica di ricostruire una piccola cittadina attraverso una successione di aneddoti riguardanti alcuni dei suoi abitanti. Ammetto che tra i testi di Kent Haruf e questa raccolta ho apprezzato di più i primi: la maggiore attenzione data a una ristretta cerchia di personaggi ed una loro più approfondita analisi mi aveva infatti permesso di entrare maggiormente nella storia e lasciarmene catturare, portando avanti con voracità la lettura dei tre libri.
E' un testo che non voglio definire lento, ma che a mio avviso impone una lettura "meditativa" per la natura delle riflessioni che comporta e per la modalità che Anderson ha scelto per entrare e raffigurare la vita dei suoi personaggi.
La mia copia era un'edizione Einaudi con una prefazione di Vinicio Capossela che vale la pena leggere.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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