L'atmosfera è un po' quella dei suoi libri: si sorride in parecchi punti, ma più di una volta ci si chiede quante liti ci siano poi state dietro questa imposizione nel cambiamento di vita o se davvero Brizzi sia sempre stato così accondiscendente e gli sia bastato mangiarsi di nascosto l'adorata e rimpianta mozzarella di bufala!
Una lettura carina, ma non esilarante né secondo me meritevole dell'acquisto del libro nuovo: diciamo che ho il sentore che, per quanto l'autore parli appunto della sua esperienza personale, ci sia dietro l'intenzione di cavalcare l'onda della moda vegana di questi ultimi tempi. In effetti non mi stupirebbe se in futuro diventasse un film

Quello che ho apprezzato (e che sento mio) è però l'approccio "ragionato" , "mediato" di Brizzi rispetto al veganesimo: prenderne alcuni spunti come una dieta senz'altro salutare, adottare alcune scelte per diminuire l'impatto della propria vita sull'ambiente, ma senza scelte oltranziste e modalità comunicative dittatoriali.