Dopo molte insistenze, il commissario scopre che un uomo è scomparso nei boschi della Normandia, sul sentiero dove da mille anni i prescelti vedono passare la Schiera furiosa. E' la cavalcata dei morti, un'armata di cavalieri spettrali in cerca di anime nere da trascinare via, lontano dal mondo dei vivi, che non è stato in grado di punire i loro delitti.
Una giovane, la bella e luminosa Lina, figlia della signora che si è rivolta ad Adamsberg, ha visto la Schiera ed ha riconosciuto tre abitanti del villaggio, tra cui l'uomo scomparso, che secondo la leggenda sono destinati ad essere ghermiti dalla Schiera e quindi uccisi. È solo una visionaria, o qualcuno sta approfittando della cupa credenza?
Nel frattempo, a Parigi, un ricco e potente imprenditore viene bruciato dentro la sua auto: viene arrestato un giovane piromane della banlieue, che si proclama però innocente...
E' sempre bello per me ritrovare Adamsberg, Danglard e gli altri componenti della squadra a cui ormai mi sono molto affezionata, ciascuno con le sue doti umane ed i suoi limiti che emergono nel corso delle indagini

Questo è un romanzo affascinante, permeato da un'atmosfera carica di mistero, in gran parte derivante dall'influenza dell'antica leggenda della Schiera furiosa che aleggia ancora sui luoghi e sulle persone del piccolo paese di Ordebec, borgo normanno fuori dal tempo in cui le passioni degli uomini sembrano ripetersi inalterate, senza fine.
La pecca del libro secondo me è il finale, che mi è sembrato frettoloso e un po' improvvisato, tanto da minarne la credibilità. Peccato, perchè la storia è veramente intrigante e mi ha tenuto incollata alle pagine
