Fabio Stassi è un uomo evidentemente colto, con una conoscenza sterminata della letteratura e profondamente convinto del potenziale curativo dei libri. Lo aveva dimostrato qualche anno fa occupandosi dell’edizione italiana di “Curarsi con i libri” per la Sellerio e questo romanzo sembra esserne in un certo senso la messa in pratica.
Vince, il protagonista de “La lettrice scomparsa” è infatti un ex-professore di letteratura che, stanco della propria precarietà lavorativa, si reinventa come biblioterapeuta. Le pagine in cui riceve le sue clienti, i dialoghi che instaura con loro e i suoi suggerimenti letterari (primo fra tutti Wakefield di N. Hawthorne – devo proprio procurarmelo) sono a mio avviso le più godibili del romanzo, che però vuole anche essere un giallo. La lettrice del titolo è infatti l’anziana vicina di casa di Vince e sta proprio a lui, seguendo una pista fatta ancora una volta di spunti letterari, cercare di risolvere l’enigma della sua scomparsa. Un libro profondamente metaletterario quindi e non solo per questi aspetti. Vince si muove infatti in una Roma molto simile a quella già rappresentata da Gadda, seppur con i dovuti adattamenti temporali; e poi, il condominio in cui è ambientata la vicenda è in Via Merulana, proprio come quello del Pasticciaccio, il poliziotto incaricato delle indagini fa pensare al Commissario Ingravallo, così come simili sono le peregrinazioni dei due per il quartiere Esquilino.
Una lettura interessante e ricca di spunti di riflessioni, dunque. Stassi scrive talmente bene che è davvero un piacere leggerlo e il personaggio che crea, malgrado la patina di tristezza e il ricorso alle canzoni francesi (che, non so, ho trovato un po’ forzato), uno dei meglio rappresentati che mi sia capitato di “incontrare” negli ultimi mesi.
Fabio Stassi, La lettrice scomparsa
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- francesina
- Olandese Volante
- Messaggi: 2461
- Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
- Località: Padova
Fabio Stassi, La lettrice scomparsa
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii