Recensione difficilissima da scrivere, anche perché è un libro strano: composto da cinque racconti (molto eterogenei), a loro volta composti da sotto-parti che all'inizio non sembrano avere un nesso logico.
Andando avanti con la lettura invece il collegamento c'è e Coe "tesse" una storia, scegliendo però una sequenza cronologica di punti di vista differenti, con un loro personaggio principale che, nel contesto generale, invece è marginale.
Ad esempio il secondo racconto è incentrato su Val, la mamma di Alison (amica di Rachel, che potrei definire il personaggio principale), che tenta di tornare al successo partecipando ad una specie di Isola dei Famosi, dove viene maltrattata (o meglio torturata) psicologicamente e, grazie alla manipolazione delle riprese, diventa oggetto d'odio "social" da parte del pubblico.
Devo dire che ho finito quella parte con una sensazione di angoscia terribile...E per qualche giorno non ho voluto leggere oltre.
Altri racconti sono più leggeri (quello del premio Winshaw ad esempio) , e il finale
Lungo tutto il libro ci sono riferimenti a vari personaggi della famiglia Winshaw, mi dispiace non aver letto il libro omonimo perché penso che avrei apprezzato molto di più questi rimandi.Here be spoilerscon i ragni ecco quello è assurdo, però i racconti concatenati mi sono piaciuti e glielo perdono
Altri riferimenti o "critiche", di natura più sociopolitica, sbucano qua è là: la crisi del ceto medio, il banco alimentare, lo sfruttamento degli immigrati, contrapposti alla ricchezza assurda di una elite che compra case di lusso dove non abita mai.
Comunque è stato un libro che ho dovuto "masticare" lentamente, ma che mi è piaciuto parecchio.