Più leggo questa autrice e più apprezzo la grazia che ha nel narrare.
Una donna torna nel paese in cui ha passato la propria infanzia, Ponte Stura, dopo la morte di sua madre.
Ripercorrere i luoghi fisici in cui sono accadute le cose equivale a ripercorrere il ricordo con il proprio io di oggi, il racconto non è solo memoria, ma immersione nel mondo di ieri e nella visione che si ha delle cose da bambini e poi ragazzi, quella penombra in cui gli eventi si avvertono più che analizzarli.
I frammenti di ricordo evocati ora da una stanza, ora da un percorso di montagna, ricompongono la protagonista bambina e il suo mondo: il padre, la madre, la sorellina, Ciota, gli abitanti del paese, tutto riemerge poco a poco, eppure non c'è struggimento per quello che è stato, il ricordo è dolce ed allo stesso tempo rimane distaccato dal presente se non nella possibilità di cercarvi e scorgervi ciò che mentre lo vivevamo, era nascosto.
La penombra che abbiamo attraversato di Lalla Romano
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La penombra che abbiamo attraversato di Lalla Romano
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
cinefila integralista
Non inviatemi ring senza avvertire, grazie ^_^
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)
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