La vicenda ruota intorno al furto di un antico tamburo Sami e all'uccisione di un allevatore di renne alcolizzato.
Anche se ci sono tutti gli espedienti del romanzo giallo e le solite vicende di contorno (come per esempio, rivalità tra colleghi poliziotti, problemi personali che affondano le radici nel passato, ecc.), io l'ho trovato diverso dai gialli che ho letto ultimamente, soprattutto nello stile e nel ritmo. Per essere un giallo è molto descrittivo e l'ambientazione lo rende ulteriormente interessante.
La storia è ambientata per la maggior parte nella Lapponia norvegese, a Kautokeino, la città maggiormente abitata da persone di etnia Sami (che noi solitamente chiamiamo lapponi). Sapevo poco di questa popolazione quindi è stato bello scoprirla attraverso questo libro.
Ci sono molte descrizioni della tundra lappone e degli scenari invernali. La vicenda si svolge nel mese di gennaio, passando da 24 ore di buio totale, alla comparsa graduale del sole. È stato difficile immaginare che tutto quello che veniva raccontato accadeva principalmente al buio.
È da un po' che sto pensando di farmi un viaggio "a caccia" di aurore boreali e questo libro ha sicuramente intensificato questo desiderio.
Unica nota negativa è che, ahimè, anche questo è il primo libro di una serie con protagonista lo stesso investigatore...
