"L'uomo a rovescio" - Fred Vargas

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Towandaaa
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"L'uomo a rovescio" - Fred Vargas

Messaggio da Towandaaa »

Un po’ diverso da ciò che mi aspettavo quando ho iniziato a leggerlo: speravo di ritrovare i duetti tra lo spalanuvole Adamsberg e il più razionale e posato Danglard sullo sfondo di Parigi, e invece mi sono ritrovata a seguire le vicende di un rocambolesco inseguimento nelle campagne e sui rilievi del Mercantour, insieme a una serie di comprimari, dipinti sì in maniera efficace e interessante, ma non al punto da non far avvertire la mancanza dei protagonisti classici dei gialli della Vargas.
Un po’ come se, mutatis mutandis, in un romanzo della serie di Montalbano, Livia occupasse più spazio e più pagine del commissario camilleriano, ecco.
Mi è sembrato cioè un libro interlocutorio, in cui la dimensione della storia pregressa dei personaggi prevale sul caso oggetto dell’indagine; proiettato verso una considerazione “seriale” della produzione di questa autrice, e difficilmente valutabile in termini assoluti.
Ho scoperto qualcosa di più sul background di Adamsberg e sul particolarissimo legame tra lui e Camille (“di cui non gli importava nulla e a cui pensava spesso”), ma non nascondo una certa delusione, sia per la trama piuttosto labile, sia per il confronto con altri romanzi della serie che mi sono piaciuti molto di più (“Nei boschi eterni” e “L’uomo dei cerchi azzurri” soprattutto).
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S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)

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