La luna e i falò - Cesare Pavese

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Gahan
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La luna e i falò - Cesare Pavese

Messaggio da Gahan »

Il protagonista della la storia, Anguilla, torna al paese dopo tanti anni trascorsi in America. Anguilla è un orfano, cresciuto con una famiglia adottiva di contadini in un paesino del Piemonte. Attraverso il suo racconto in prima persona, saltando tra passato e presente, scopriamo la sua storia e il destino di quelli che hanno intrecciato la loro vita con la sua. Mentre lui era lontano c'è stata la guerra, molte delle persone che conosceva sono morte, niente è più come prima. Tuttavia lui si sente attratto da quella terra, perché proprio la lontananza che gli fa capire il senso di appartenenza al proprio paese.
"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".

Nonostante sia un libro breve, io ho fatto molta fatica a leggerlo, non solo perché è una storia di miseria e tristezza, ma per lo stile di Pavese, sonnolento e poco coinvolgente. Sapete quando si dice che una cosa entra da un orecchio ed esce dall'altro, ecco questo modo di scrivere mi passa attraverso senza lasciare traccia. È un libro che non mi ha emozionato per niente.
L'unica cosa bella è il titolo, con il richiamo alla luna che scandisce il ritmo dell'opera del'uomo che lavora la terra, e i falò che venivano accesi nella notte di San Giovanni.

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