Bellissimo libro, da subito la dimensione è corale perchè la storia riguarda 7 pellegrini che devono recarsi sul pianeta Hyperion, un luogo ricco di mistero e teatro di episodi sanguinosi. Ognuno dei viaggiatori racconterà la propria storia portandoci in altri mondi e in altri tempi, mano a mano questo strano futuro si delinea: esistono pianeti collegati da portali che formano la Rete, controllati dall'Egira, e mondi periferici, Intelligenze Artificiali con i propri partiti, cibridi e molto altro, Simmons da' vita ad un universo complesso e a tratti molto poetico, ma la natura umana resta quella di sopraffazione...
Le varie storie sono come tasseli di un puzzle, anche se a volte aumentano gli interrogativi più che risolverli, i continui riferimenti al poeta Keats aggiungono fascino al libro, ogni personaggio ha la sua motivazione per partecipare al pellegrinaggio, anche se la conseguenza potrebbe essere mortale dato che il tempio Shrike venera il dio della sofferenza.
Unica pecca: è il primo libro di una quadrilogia ed infatti si ferma dove la storia dovrebbe entrare nel vivo!
