Parliamo un po' dei Rougon-Macquart??

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Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

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Frine
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Parliamo un po' dei Rougon-Macquart??

Messaggio da Frine »

Dopo anni a leggere tutti i romanzi di Zola che sono disponibili sul nostro mercato,
Dopo anni in cui sono riuscita a commentarli solo con la mia prof. di francese,
Dopo anni in cui mi sono dannata per recuperare almeno i più famosi in lingua originale (goduria immensa..)
Vi prego! Amanti della letteratura francese, rispondete al mio appello!
Quali romanzi di Zola avete letto? Quale vi è piaciuto di più? E i personaggi, e le descrizioni!!
Incomincio io: "Nanà" è certamente il volume che ho amato (e riletto) di più: questa deliziosa, stupida, furbissima cortigiana, che dal suo letto domina Parigi!
Non ho mai letto libro più "visivo" de "Il ventre di Parigi": veri e prori lampi di colore escono dalle sue pagine..
E la disperazione de "L'Assommoir", e la violenza e l'ossessione e l'amore de "La bestia umana"...
Sono stata troppo barocca?
Emile mi avrebbe criticato.. :wink:
per chiudere: cosa doveva essere partecipare alle serate di Médan, con il maestro in persona, i Goncourt e quel geniaccio di Huysmans..
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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Xenia
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Messaggio da Xenia »

ehm... so che mi attirerò le ire di molti, ma malgrado la mia francofonia e la mia francofilia non riesco davvero ad appassionarmi ai romanzi francesi dell'800, per quanto la lingua sia stupenda e tutto il resto...

Non metto certo in discussione la capacità e il talento degli autori (mettici dentro tutti naturalisti, da Flaubert in giù...), la loro 'maitrise' delle parole, delle descrizione, delle emozioni, ma è lo stile che mi lascia sempre 'freddina', il ritmo troppo lento (più che lento, per me noioso), e l'abuso (IMHO) di descrizioni che distoglie la mia attenzione dal clou delle vicende... 8-)
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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Lallyna
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Messaggio da Lallyna »

anche a me piacciono Zola, Hugo e tanti altri...
ma per risponderti "a dovere" ho bisogno di consultare la mia libreria!

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silviazza
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Messaggio da silviazza »

Ho letto l'assommoir è l'ho trovato bello ma tanto deprimente...ma l'ho letto molto tempo fa e non lo ricordo molto bene! :)
** Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet) **

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Di Zola ho letto solo "Germinal"; l'ho trovato molto interessante per il quadro sociale e politico, invece le vicende dei protagonisti le ho trovate stucchevoli, finte...
Zola merita sicuramente almeno una seconda prova.
Dell'ottocento francese mi e' molto piaciuto "Papa Goriot" di Balzac, e tutto Flaubert.
Preferisco di molto comunque la letteratura francese della prima meta' del '900.

A+

Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)

corserto
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Parliamo un po' dei Rougon-Macquart??

Messaggio da corserto »

Certo, io ho letto di Zola germinal e assomoir. (entrambi una vita fa).
più recentemente (1/2 vita fa) J'accuse sul caso Dreyfuss...
L'impressione che mi rimane è estremamente positiva ed interessante...ma è globale sul naturalismo francese...
senza specifiche distinzioni di ciascun autore (Zola; Hugo; Balzac...)
sono grave ? devorecuperare debiti formativi? :D :oops:

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Frine
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Messaggio da Frine »

io invece non ho un grande amore per hugo (in realtà ho letto solo "i miserabili"..), mentre balzac mi piace alla follia!
uno dei suoi più belli, secondo me è "memorie di due giovani spose" , anche se non è uno dei più famosi.. se lo leggete vi innamorerete senza dubbio di Luise (come successe a George Sand a cui il libro è dedicato).
Di Flaubert ho letto solo "madame bovary", molti anni fa, ma adesso lo devo rileggere in lingua per l'esame di francese.. all'epoca non mi aveva fatto impazzire, ma forse ero un po' piccina per apprezzarlo al meglio..

Per tornare a Zola, anni fa, quando feci l'inter-rail, mi trovai in una mini-libreria a Bruxelles dove avevano tutti e venti i volumi dei Rougon-Macquartes rilegati in pelle ad un prezzo miserrimo... ne presi un paio perchè il mio zaino non avrebbe potuto sopportare di più :( , però mi resteranno nel cuore per sempre!!
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francesina
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Re: Parliamo un po' dei Rougon-Macquart??

Messaggio da francesina »

Dopo anni e con un po' di imbarazzo per avere fatto passare così tanto tempo, ho ripreso in mano Zola con il suo Au bonheur des dames.
Non avevo voglia di scendere negli abissi della disperazione con l'Assommoir per cui... mi sono data allo shopping con questo bel romanzo davvero profetico per come sarebbe poi cambiato il mondo del commercio.
Zola è un grande osservatore dell'animo umano e dei meccanismi sociali e dona questa sua capacità a Mouret, il creatore del primo grande negozio che si allontana dal concetto del piccolo negozio di quartiere e che fa forza sul volume delle vendite per abbassare i prezzi e radere al suolo tutta la concorrenza. E' la storia di un quartiere e di una città che cambia, di meccanismi mentali impostati dal commercio (portare i clienti a desiderare ciò che si offre, condurre all'acquisto per stimolo e non in base alle reale necessità) e parallelamente la storia di una giovane provinciale -come tante ne compaiono nei romanzi francesi del XIX secolo - che cerca di farsi strada nella capitale.
Difficile giudicare l'opera di una delle colonne della letteratura senza dire ovvietà, ma sono contenta di avere ripreso in mano un testo dell'Ottocento dopo tanti romanzi più recenti e mi ripeto che dovrei leggerne con maggiore regolarità.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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