La controvita, Philip Roth

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Gahan
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La controvita, Philip Roth

Messaggio da Gahan »

Io vorrei davvero farmi piacere Philip Roth e leggere qualcosa di significativo di suo, ma tutti i tentativi che ho fatto sono miseramente falliti.
"Everyman" non è brutto, ma è un romanzo breve, appartiene alla sua produzione più recente e non mi ha lasciato granché. Poi ho provato "Pastorale americana" e non sono andata oltre pagina 50. Mi sono detta che forse non era il momento giusto e vorrei riprovarci.
Questo invece è il libro del mese del mio gruppo di lettura e l'ho affrontato con aspettative altissime ma purtroppo non mi ha convinta del tutto.
Il libro è diviso in 5 capitoli lunghi. Nel primo capitolo, il dentista Henry Zuckerman, fratello dello scrittore Nathan Zuckerman (protagonista di altri romanzi di Roth e suo alter ego) a soli 39 anni si trova a dover affrontare una malattia cardiaca e i farmaci che è costretto a prendere lo rendono impotente. Invasato dalla relazione extraconiugale con la sua assistente, Henry decide di sottoporsi a un intervento chirurgico per poter smettere i medicinali, ma... non vi dico come prosegue la storia per non spoilerare. Nel secondo capitolo, dopo l'intervento chirurgico, la storia prosegue in modo completamente diverso rispetto al capitolo precedente. In un altro capitolo ancora è Nathan il fratello malato di cuore... Realtà e finzione si mischiano in un romanzo metaletterario di cui alla fine non si capisce più quali personaggi/eventi sono usciti dalla fantasia di Roth e quali dalla fantasia di Nathan. Quali sono i personaggi/eventi del romanzo? E quali quelli del romanzo nel romanzo?
Trovo che l'idea del libro sia interessante, questo mischiare gli stessi ingredienti inventando in ogni capitolo una storia diversa ha creato molte aspettative, volevo davvero andare avanti e vedere cosa mi avrebbe proposto al capitolo successivo, però purtroppo in molti punti il libro non era per niente divertente. Tutto quel blaterare su giudaismo, sionismo, antisemitismo, la situazione politica in Israele (per altro nemmeno attuale, visto che il libro ha ormai più di 30 anni) è stata veramente noiosa e stancante perché, devo ammettere, la politica non è uno dei miei temi preferiti e devo ammettere anche la mia quasi totale ignoranza sull'argomento.
L'ho finito a fatica e frettolosamente per non vederlo più in giro per casa.

Avete qualcos'altro da consigliarmi di Roth?

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francesina
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Re: La controvita, Philip Roth

Messaggio da francesina »

Gahan ha scritto:
Avete qualcos'altro da consigliarmi di Roth?
Io ho un ottimo ricordo di Nemesi, che però - come Everyman- appartiene alla sua produzione più recente :think:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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Gahan
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Re: La controvita, Philip Roth

Messaggio da Gahan »

Con il mio gruppo di lettura il prossimo autunno leggeremo "Pastorale americana"... anche in considerazione del fatto che lui la scorsa settimana è morto (senza aver visto il Nobel :? )
Spero, con lo stimolo del gruppo di lettura, di riuscire a finirlo questa volta!

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