Se non ci si lascia scoraggiare da uno stile molto ricercato e “ottocentesco”, si scoprirà un libro estremamente moderno e, purtroppo, ancora oggi in certe situazioni così attuale.
E’ una lotta di rivendicazione della dignità femminile così calpestata dalla società e dalle convenzioni: la donna non ha diritti, è completamente succube al marito di cui sopporta ogni angheria e violenza. La protagonista si contrappone alla figura della madre di cui sembra ripercorrere lo stesso cammino: la madre così fragile si è annullata per amore dei figli cercando prima il suicidio e poi la fuga da una vita infelice richiudendosi in un manicomio. La figlia sembra dover anche lei soccombere a un destino amaro: sposa il suo stupratore ma non riuscirà mai ad amare un marito che disprezza e di cui non tollera la vicinanza fisica. Ma c’è un figlio: il figlio è tutto per lei e sa che in caso di separazione non lo vedrà più. La scelta è drammatica e lei pensa al suicidio. Però poi decide in maniera assolutamente anticonvenzionale:
Cita:
piuttosto di perdere la propria dignità rinuncia al proprio figlio che non vedrà più e abbandona quella casa che per lei è una prigione.
E’ enorme questa ribellione: non abbandona solo un marito, ma addirittura il proprio figlio mettendo quindi in discussione il ruolo stesso della famiglia.
E’ una rivolta quindi anche contro il ruolo della donna come madre che si immola per l’amore dei figli:
“…perché nella maternità adoriamo il sacrificio? Dove è scesa a noi questa inumana idea dell’immolazione materna? Di madre in figlia, da secoli, si tramanda il servaggio. E’ una mostruosa catena.”
Ed è una rivolta soprattutto contro l’ipocrisia dominante: di chi mantiene una moglie perché gli allevi ubbidiente e in silenzio i figli e poi coltiva le proprie passioni con altre donne e vive la sua vita sociale senza coinvolgerla se non come ornamento di una vita borghese apparentemente “perfetta”.
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"I libri li rubavo. I libri non dovrebbero costare nulla, pensavo allora e penso ancora oggi".
(Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona)
