"Trilogia del ritorno" - Fred Uhlman

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Towandaaa
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"Trilogia del ritorno" - Fred Uhlman

Messaggio da Towandaaa »

"L'amico ritrovato" - "Un'anima non vile" - "Niente resurrezioni, per favore"

E’ un vero peccato (se non addirittura proprio un errore) che venga pubblicato anche da solo il primo e più famoso dei tre romanzi brevi di Fred Uhlman (“L’amico ritrovato”, storia di una amicizia destinata a confrontarsi con tragici eventi storici, con differenze ideologiche, con distanze sia nello spazio che nel tempo… fino a qui forse non si tratterebbe di niente di particolarmente originale, se non fosse che questa amicizia nasce nella Germania del 1932, tra due sedicenni di cui solo uno è ebreo ... non aggiungo altro per non svelare troppo e per non rovinare il piacere di questa lettura, breve ma intensa e capace di toccare corde profonde).
Perché “Un’anima non vile” consente di approfondire il forte legame tra Hans e Konradin, e il contesto familiare di quest’ultimo; e “Niente resurrezioni, per favore” tenta di spiegare l’indicibile ben sintetizzato in questo passaggio:
“Come sarebbe stato possibile a lui, che aveva amato di amore appassionato la Germania, spiegare la sua vergogna di appartenere a un paese che, pur avendo dato al mondo Beethoven e Bach, Goethe e Schiller, non aveva mosso un dito per salvare i propri connazionali ebrei ? Un inglese o un francese, fieri di essere sudditi della Gran Bretagna o della Francia, come avrebbero potuto capire questa vergogna ? E capire che adesso aveva paura di rivolgere la parola a una persona perché non poteva essere sicuro che quella persona non si fosse sporcata le mani nel sangue di tutta la sua famiglia?”
Avevo letto anni fa “L’amico ritrovato”, mi era piaciuto tantissimo e ancora ne conservo un bel ricordo. Ma solo adesso, dopo aver letto tutta la trilogia, ho una percezione più precisa del potente messaggio che Uhlman ha affidato a queste pagine.

[per le recensioni relative al solo "L'amico ritrovato" -> viewtopic.php?f=12&t=26120&p=545943&hil ... an#p545943]
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