Babilonia, Yasmina Reza

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
lunabluxxx
Re del Mare
Messaggi: 1408
Iscritto il: lun ago 09, 2004 11:13 pm
Località: Padova
Contatta:

Babilonia, Yasmina Reza

Messaggio da lunabluxxx »

Dalla quarta di copertina:
In un posto chiamato Deuil-l'Alouette (che, tradotto alla lettera, sarebbe «Lutto-l'Allodola»), un posto qualunque nella periferia di Parigi, Elizabeth, una donna qualunque, con un buon lavoro, un marito, un figlio, una sorella e dei vicini di casa, si lascia coinvolgere, nel corso di una strana notte di quasi primavera, in una faccenda che potrebbe costarle assai cara. Per affettuosa solidarietà con un uomo di cui non sa molto, tranne che è solo, profondamente solo. O forse perché, di colpo, ha voglia, foss'anche per un'ora, di respirare fuori dalla soffocante banalità del quotidiano, di farsi un giro «on the wild side» – di immergersi in una «dimensione di tenebra».

Il contrasto tra la vita borghese dei protagonisti (Elizabeth, suo marito Pierre, i vicini Jean-Lino e la moglie Lydie e la cerchia di gatti, amici e vicini) e l'avvenimento folle ed inaspettato che li sconvolge dopo una normale festa in casa, in cui la preoccupazione maggiore sono sedie e bicchieri, ha un effetto magistralmente surreale e straniante che porta a immedesimarsi nella vicende del romanzo pur nell'apparente assurdità della situazione.
Ma forse non conosciamo veramente nemmeno noi stessi e le nostre reazioni: la sensazione di fondo che mi ha lasciato questo romanzo è proprio questa lontananza tra quello che pensiamo di essere e quelli che siamo alla prova pratica, tra l'apparenza della nostra vita e la sua sostanza nascosta ed imprevedibile.
In questo senso, la scrittura di Yasmina Reza è efficacissima nel farci sospendere ogni giudizio e con questo metterci davanti alla vera domanda: sei proprio sicuro che trovandoti nella stessa situazione dei protagonisti ti saresti comportato diversamente?

Da appassionata di fotografia, poi, sono stata conquistata dalle riflessioni della protagonista sulle foto di The Americans di Robert Frank, un album fotografico di Street Art degli anni ’50, ma anche sulla foto scattata per strada da un conoscente di ritorno dall'Egitto.

"Non era niente di che: una donna di spalle che cammina tenendo per mano una bambina minuscola. La foto era quasi casuale, un po' fuori fuoco. (...) In una strada del Cairo una donna di spalle cammina tenendo per mano una bimbetta minuscola con un vestito lungo e bianco. (...) La donna col foulard non si preoccupa del benessere della bimbetta. Lei stessa del proprio corpo non ne prova alcuno. Ma, soprattutto, manca una rappresentazione del benessere. A casa nostra nessuno aveva idea di cosa fosse.(...) Quando non dovevo fare bella figura, mia madre mi trascinava in giro come la madre del Cairo. Presa dalle altre preoccupazioni della vita".
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

Sono lunabluxxx anche su aNobii

Rispondi