La guerra del basilico, Nico Orengo

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lunabluxxx
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La guerra del basilico, Nico Orengo

Messaggio da lunabluxxx »

Un'alga assassina, la Caulerpia Taxifolia, infesta in modo misterioso la Riviera di Ponente e minaccia tutto il Mediterraneo. Sandra, una biologa italiana in missione a Montecarlo per collaborare col Museo Oceanografico, trova alloggio solo al di qua della frontiera, all'albergo «Tropicana», crocevia di storie e personaggi in fuga, nonché teatro di una storia d'amore perduta nel tempo i cui unici indizi restano una gonna gialla e una spropositata pianta di basilico.

Una processione di personaggi variegati, a volte eccentrici, a volte addirittura surreali; un albergo autogestito ammantato di glorie passate; una vicenda, tinta di giallo, di rosa e di ricordi cinematografici.
La storia è vivace ed ironica, anche se un po' sconclusionata, ma tutto sommato di piacevole lettura. Mi sono rimasti impressi in particolare il mitico Adriano, maitre rassegnato e tuttofare pragmatico nell'azione ed artistico nell'indole, e la divertentissima scena in cui, durante il party spagnolo, uno dei proprietari dell'albergo, giocatore incallito, legato come un salame perchè non vada a giocarsi l'intero albergo, fugge al casinò inseguito da Adriano e dal fratello.

"Si voltarono appena in tempo per vedere l'avvocato Alfio infilarsi, legato come un arrosto, in auto e, sgommando, partire in direzione della frontiera. Dietro, ma a piedi, lo inseguivano Adriano, impacciato nei tacchi da ballerino di flamenco, e l'avvocato Luciano, a cui le robuste libagioni avevano piegato le gambe ed era costretto ad avanzare sulle ginocchia".

"- Adriano?
- E' andato in Francia a suonare Play it again al Corsaro".
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te...
(N. Hikmet)

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