I figli della ferrovia, E. Nesbit

[Gahan]

Questo libro non solo è stato pescato molto in fondo alla pila dei TBR, è pure un prigioniero della bookshelf.
È lì dal 2008, quando mi è arrivato in premio per aver vinto uno "sweepstake" su bc.com.

Credo che io e la letteratura per l'infanzia abbiamo chiuso.
Negli anni ho cercato di portarmi a pari con alcuni classici che mi mancavano e nella maggior parte dei casi sono rimasta delusa.
Basandosi su diverse esperienze autobiografiche, la Nesbit racconta la storia di 3 fanciulli (2 sorelle e 1 fratello) che si trovano a dover cambiare radicalmente vita, dopo che il padre è stato accusato (ingiustamente) di essere una spia. Si passa dunque dalla vivace Londra, a un isolato cottage di campagna, dove l'unico posto in cui ogni giorno succede qualcosa è la ferrovia. Intanto la madre trascorre il tempo chiusa in camera a scrivere racconti che spera di vendere per poter mantenere la famiglia. Le avventure dei ragazzi sono anacronistiche e al limite della legalità, troppo lontane dal nostro modo di vedere e di pensare. Gli episodi a lungo andare diventano noiosi e ripetitivi: i bambini hanno un'idea del cavolo, la portano a compimento, vengono scoperti e rimproverati.

Essendo un libro già etichettato BC deve riprendere il suo viaggio, se qualcuno lo vuole mandatemi un MP e ve lo spedisco volentieri.
È in inglese (The Railway Children). In caso contrario provvederò a liberarlo, magari all'estero...