C'è bisogno di nuovi nomi - NoViolet Bulawayo

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saturn111
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C'è bisogno di nuovi nomi - NoViolet Bulawayo

Messaggio da saturn111 »

Se dovessi consigliare un libro sull'emigrazione sicuramente sceglierei questo. Nella prima parte la storia segue l'infanzia della giovane protagonista, una bambina che vive in una baraccopoli dello Zimbabwe. Viviamo le scorrerie che compie con i suoi amici, soprattutto nel quartiere dei ricchi, osservando la vita con i suoi occhi. Ci mostra un paese dove le diseguaglianze tra ricchi e poveri sono estreme, dove per mangiare bisogna rubare la frutta dagli alberi, dove il potere politico è sordo ai bisogni dei cittadini, dove la democrazia e il cambiamento sono sogni infranti, repressi con la violenza ogni volta che tentano di rinascere. Il punto di vista dei bambini è ignorato, il loro bisogno di cibo, istruzione, affetto è inascoltato; il loro contatto col mondo degli adulti è ostile e violento. L'unica possibilità di ribaltare questa situazione di miseria e disperazione sembra essere l'emigrazione. E allora il sogno prende la forma del Sudafrica, degli Stati Uniti, di Londra o di Dubai. Paesi in cui c'è ricchezza, lavoro, cibo e ogni sorta di possibilità per sé e per i figli. Nella seconda metà del racconto la realtà si infrange sull'ultima illusione. Arrivata negli Stati Uniti la piccola Darling si trova privata della sua terra, estranea al paese a cui deve adattarsi. È una situazione di non appartenenza, in cui si è privati della possibilità di un ritorno dalle leggi sull'immigrazione ma mai completamente accettati nel paese di adozione. Questa adozione appare una chimera; per quanto lavoro, sacrifici, anni si accumulino sulle spalle degli emigrati, le leggi non smettono di considerarli stranieri diventando questa la loro condizione esistenziale.
Guardateli partire in massa [...] anche se sanno che parleranno sussurrando perché le loro voci non possono soffocare le voci di chi può dire che quella terra è sua...
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:yell!: RING: Pyongyang - Guy DelisleRing a sorpresa "on the road"L'amica geniale - Elena Ferrante

I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni

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