L.Levi, Questa sera è già domani

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francesina
Olandese Volante
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L.Levi, Questa sera è già domani

Messaggio da francesina »

Ispirato alla storia della famiglia del marito (il giornalista Luciano Tas) e candidato al premio Strega 2018, questo testo si inserisce nella produzione di Lia Levi dedicata alle persecuzioni razziali narrate dal punto di vista di un bambino. Qui il protagonista è infatti Alessandro, figlio unico di una famiglia ebraica della Genova “bene” che vive gli anni della propria infanzia ed adolescenza proprio nel tragico periodo dell’introduzione delle leggi razziali prima e della guerra poi. Anche per questo Alessandro è condannato a sentirsi sempre fuori posto: la sua rara intelligenza lo ha portato a saltare interi anni scolastici, ritrovandosi ancora bambino in una classe di liceali che lo guardano con scetticismo, e la sua religione lo porta ad essere escluso da luoghi e attività di suo interesse. Anche in casa non trova una propria dimensione: con una lucidità che muove dispiacere nel lettore, Alessandro stesso nota come sua madre non perda occasione per trasmettere al figlio il sottile disprezzo e rancore che prova nei suoi confronti. Lo stile di Lia Levi è decisamente approcciabile, quasi didattico: traspare a mio avviso l’esperienza ed il modo di narrare che deve avere maturato negli anni la scrittrice, da sempre molto impegnata nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi su queste tristissime pagine della storia europea. La particolarità è la decisione della Levi di spostare l’attenzione su quella privilegiata parte di ebrei che hanno avuto la rara fortuna, pur a costo di esili e fughe da clandestini, di evitare privazioni severe o peggio, il peggio: i campi di prigionia. Ha voluto quindi illustrare con onestà come una falla nel sistema vi fosse e come, per alcuni di quelli con le giuste conoscenze e le idonee risorse, vi sia stata la possibilità di percorrere una via privilegiata.
Una lettura adatta per chi vuole tornare a riflettere su temi che trovo giusto riprendere di tanto in tanto, ma non si sente di affrontare le immagini ben più dure di altri libri più noti dello stesso tema.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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