D. Foenkinos, Le nostre separazioni

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francesina
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D. Foenkinos, Le nostre separazioni

Messaggio da francesina »

Con un tono leggero e scanzonato, che quasi ammicca al lettore grazie alla sua autoironia, Foenkinos racconta in prima persona trent’anni della vita di Fritz, giovane francese di ottimi studi e buone potenzialità ma talmente indeciso nel senso che vuole dare alla propria vita professionale da avere un curriculum che più di tutto si contraddistingue per l’estrema varietà di capacità e competenze.
La medesima indecisione si riflette nella sua vita privata, da cui le separazioni del titolo. Le “nostre” separazioni sono infatti quelle che caratterizzano la sua storia con Alice, che più volte entra ed esce dalla sua vita nell’arco di trent’anni alternando la propria presenza con quella delle altre compagne di Fritz.
Non so se l’intento dello scrittore fosse comunicare la sua idea che il primo amore “serio” resta comunque vivo in ognuno di noi e in un certo senso ci tenga prigionieri anche dopo la sua fine o se piuttosto il suo messaggio sia quello di sottolineare come le varie fasi della vita, gli adattamenti caratteriali e il lavoro possano corrompere anche sentimenti molto forti, dando l'impressione che non esistano più.
A volte forzato in alcuni punti, l’ho comunque trovato una lettura godibile.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
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