Tra tutti i libri di King, questo era forse quello che mi ispirava di meno.
Punto primo: pensavo non fosse interessante leggere un libro su J.F. Kennedy.
Punto secondo: mi spaventava un libro su tale argomento di quella mole.
Mi sbagliavo per entrambe le cose.
Ci ho messo meno tempo a leggere questo libro, rispetto ad altri che non arrivano alle 200 pagine.
King potrebbe scrivere anche volumi da 2000 pagine senza scoraggiare minimamente il lettore. Questo ne ha 850, ma dopo meno di 20 ero già completamente assorbita dalla storia e non riuscivo più a smettere di leggere.
Inoltre non è un libro su J.F.Kennedy e nemmeno un libro di teorie sul perché e il percome è stato ucciso.
È un libro sui viaggi nel tempo, un libro che tenta di dare una risposta alla domanda "che cosa sarebbe successo se..." ma soprattutto è la storia di un uomo che ha avuto questo dono speciale e che tenta di trarne il migliore vantaggio possibile.
Il libro è bello perché:
- il tema dei viaggi nel tempo (già esplorato da diversi scrittori) qui è trattato in modo del tutto personale stabilendo delle regole nuove e ben precise
- il viaggio nel tempo è l'unico elemento surreale del libro, per il resto la storia è assolutamente verosimile
- la caratterizzazione dei personaggi è quella classica di King, quindi di loro sai vita morte e miracoli al punto che ti sembrano persone vere, che hai davvero conosciuto e alla fine del libro ti spiace doverle lasciare...
- è anche un libro metaletterario in quanto il protagonista è un insegnante di letteratura e appassionato di libri, quindi ci sono un sacco di riferimenti alla letteratura classica e contemporanea americana. Inoltre il protagonista si trova a dover vivere alcuni mesi nella cittadina di Derry nel 1958, ovvero nella Derry di "It". Pennywise è già stato sconfitto, ma gli eventi dell'anno precedente sono ancora nell'aria. C'è anche un breve incontro con Bev e Richie. Successivamente il protagonista inizia a scrivere un libro sui fatti di Derry... sostanzialmente sta scrivendo "It". Insomma per i "constant readers" di King, questo intrecciarsi di storie è sempre fonte di meraviglia.
Consigliato a chi pensa che King scrive solo libri dell'orrore.
22/11/1963, Stephen King
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Re: 22/11/1963, Stephen King
Concordo, io aggiungerei anche una bella sfumatura romantica che ho apprezzato molto di più questa (pur non essendo un tema centrale) che la storia de "Scritto sul corpo" di Jeanette Winterson che lessi nello stesso periodo.
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Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
(Arthur C. Clarke)
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