L'ipnotista, Lars Kepler

[Gahan]

Lars Kepler è lo pseudonimo dietro cui si nasconde una coppia di coniugi svedese.
Questo libro è il primo della serie con protagonista l'ispettore Joona Linna.

A me non è piaciuto per come è strutturato.
Inizia in modo abbastanza avvincente con la storia di un ragazzino che massacra la sua famiglia. L'ispettore decide di contattare Erik Maria Bark, l'ipnotista più famoso di Svezia che però da anni ha smesso di praticare l'ipnosi. Nonostante la reticenza iniziale, Erik accetta l'incarico di ipnotizzare il ragazzino per fargli confessare l'omicidio dei genitori e della sorellina. Il caso sembra risolto, ma il ragazzino fugge dall'ospedale dove era piantonato e lì quella trama si interrompe per dare spazio a un'altra: il figlio di Erik viene rapito. Inizialmente si pensa che sia stato il ragazzino omicida, in quanto il rapimento coincide con la fuga, ma poi ci si accorge che questa pista non regge. Il rapitore è qualcun altro. Per un po' si segue questa trama senza arrivare a nulla poi l'ispettore chiede a Erik di ricordare se qualcuno dei suoi ex pazienti potrebbe avere a che fare con il rapimento. Da lì parte un lunghissimo flashback sul passato dell'ipnotista, che occupa circa un quarto del libro, per poi chiudere tutte le vicende nelle ultime 150 pagine tra ragazzini che si fingono Pokemon, psicopatici e incidenti vari...
Un'accozzaglia di roba che serve solo ad aumentare il numero delle pagine, ma non a rendere interessante la vicenda.

Un altro motivo per cui non mi è piaciuto è la mancanza di caratterizzazione del protagonista. Dell'ispettore sappiamo poco e nulla, è relegato a semplice personaggio di contorno e questo non invoglia alla lettura dei libri successivi.
Poi, a mio parere, c'è una grossa falla nella trama: mentre si sforza di pensare a chi potrebbe esserci dietro il rapimento del figlio, Erik improvvisamente ricorda una vicenda che aveva completamente dimenticato, vicenda che poi diventa oggetto del lunghissimo flashback di cui sopra. Dal flashback emerge il motivo per cui Erik aveva smesso di praticare l'ipnosi... Ma come può essersi dimenticato degli eventi che hanno influito così pesantemente sulla sua vita lavorativa? Non è per niente credibile!

Per me è un "no" assoluto, non leggerò gli altri della serie.