Recensione di Documenti, prego di Andrea Vitali
Questo libro mi ha preso alla sprovvista perché Vitali mi aveva abituata a racconti sul microcosmo di Bellano con tanti personaggi divertenti e uno stile ironico e disincantato.
Questo racconto con un'atmosfera rarefatta e inquietante, con un'ambientazione volutamente anonima, uno quna trama a metà tra la realtà e l'incubo, in cui si passa da dall'una all'altro senza una spiegazione o un ritmo che passa dare almeno un po' disenso alla vicenda. La vita è un sogno, in questo caso è la vita sognata o il sogno che interrompe la vita?
E' un racconto e manca una profondità nell'angoscia ma è scritto bene in modo scorrevole e si legge d'un fiato cercando una fine che dia un senso, che in certo qual modo circoscriva l'angoscia che suscita la trama del libro.... ma l'angoscia resta e non svelo altro che ho già detto troppo.
Non è il mio genere, a me non piacciono i libri inquietanti, ma dando un giudizio indipendente dai miei gusti direi che si merita almeno un 7,5.
(Mi dispiace Fosca se non avallo il tuo giudizio)
Documenti, prego di Andrea Vitali
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Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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