Th. Hardy, Tess dei D'Urbervilles

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
francesina
Olandese Volante
Messaggi: 2461
Iscritto il: gio apr 05, 2007 2:19 pm
Località: Padova

Th. Hardy, Tess dei D'Urbervilles

Messaggio da francesina »

Sono contenta di essermi tolta la curiosità di avere letto questo libro che giaceva sulla mia libreria da tanto tempo.
Vorrei poter dire di averlo apprezzato in ogni pagina, ma in realtà ammetto che la curiosità si sia alternata a fasi di pesantezza: di fatto mi sono trascinata la lettura per svariate settimane.
Ho molto apprezzato l’abilità di Hardy nel rappresentare i dettagli naturalistici, le atmosfere del Dorset sono ricostruite in maniera suggestiva e non è stato affatto noioso leggerle a dispetto di come potrebbe facilmente accadere in testi “classici” datati oramai di qualche secolo. Ciò che invece a volte ho trovato “forzato” sono le riflessioni moraleggianti o il comportamento stesso della protagonista, Tess appunto.
La trama è incentrata sulla sua storia dalla prima adolescenza fino all’età adulta, da quando su pressioni da parte della famiglia lei cerca di avvicinarsi al ramo nobile della sua famiglia ed a seguire su come il suo destino si incroci con quello di suo cugino Alec e con l’affascinante Angel. Le pagine migliori sono a mio avviso quelle ambientante nella latteria del Dorset, quando Tess conosce appunto Angel: le descrizioni delle stagioni, delle luci nelle varie ore della giornata che fanno da sfondo al nascere ed al mutare dei sentimenti dei due giovani sono intensissime.
Una lettura forse non adatta ad ogni momento ed ad ogni lettore, ma imperdibile per ogni purista della letteratura inglese dell’ottocento.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii
Avatar utente
Gahan
Olandese Volante
Messaggi: 2486
Iscritto il: gio lug 26, 2007 11:49 am
Località: Ziano Piacentino

Re: Th. Hardy, Tess dei D'Urbervilles

Messaggio da Gahan »

L'ho letto all'università e ce l'ho nella lista dei libri che vorrei rileggere prima o poi, per vedere che effetto mi fa.
Ho il ricordo di un bel libro, che racconta una storia infinitamente triste...
Rispondi