C'era una volta un fiume, Diane Setterfield

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Gahan
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C'era una volta un fiume, Diane Setterfield

Messaggio da Gahan »

Le mie letture del 2019 si concludono con questo delizioso romanzo di Diane Setterfield uscito circa un anno fa.

Fine '800, la notte del solstizio d'inverno, lungo le rive del Tamigi.
Nella locanda "The Swan" gli avventori si intrattengono raccontandosi storie, quando improvvisamente arriva uno straniero, con il volto completamente sfigurato a causa di un incidente con la barca. Tra le sue braccia c'è il cadavere di una bambina di circa 4 anni. Dopo qualche ora la bambina ricomincia miracolosamente a respirare. Ben presto la notizia di questo "miracolo" si sparge nel vicinato e tre famiglie reclamano la bambina.

Con uno stile da romanzo ottocentesco (particolarmente affine a Wilkie Collins), Diane Setterfield ci presenta una serie di bellissimi personaggi e vicende famigliari complicate (e un po' rocambolesche), intrecciando il tutto con folklore e superstizioni locali.
Grande protagonista è il fiume, il Tamigi.

A me questo libro è piaciuto molto, proprio per l'affinità con i romanzi ottocenteschi che amo tanto, ma anche per la presenza di alcuni particolari che lo hanno reso interessante, come il sottotema legato alla fotografia (che alla fine dell'800 era ben diversa dalla fotografia di oggi) e la particolare attenzione al ritmo della natura e delle stagioni: tutti gli eventi principali del libro si svolgono in corrispondenza di solstizi ed equinozi.
Su goodreads gli ho dato 5 stelle piene che sono forse esagerate, ma quest'anno sono stata molto scarsa con i voti in generale e non vedo perché non dovrei premiare un libro che mi ha divertita e che mi ha tenuta incollata alle sue pagine durante le vacanze di Natale.

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