T. Capote, A sangue freddo

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francesina
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T. Capote, A sangue freddo

Messaggio da francesina »

Prima di Carrère e del suo L’avversario fu Capote con A sangue freddo: sembrerebbe infatti che sia stata questa crime story a dare il via al genere del reportage narrativo con il quale molti scrittori si sarebbero poi cimentati.
Al centro della vicenda c’è un quadruplice omicidio realmente accaduto alla fine degli anni 50: un fatto di cronaca che scosse l’amena località di Holcomb – Kansas, nella cosiddetta Bible Belt, poiché furono barbaramente uccisi 4 membri dei Clutter, una delle famiglie più miti ed amate del luogo.
Capote, come Carrère, ne lesse sui giornali e si fece assegnare l’incarico di inviato sul posto dal New Yorker: dopo 6 anni di ricerche e quasi 8000 pagine di appunti diede forma a questo libro dove con grande maestria riesce a restituire un quadro esaustivo dell’omicidio, ma anche degli assassinati, degli assassini e delle loro famiglie nonché dell’intera comunità: non trascura nemmeno i sentimenti provati dai poliziotti nel corso delle indagini. Non c’è suspense nel libro, ma non è affatto prolisso malgrado le accuratissime descrizioni di sentimenti, paesaggi e persino vestiti dei vari personaggi.
Ho trovato molto interessante soprattutto la modalità con cui Capote permette al lettore di apprendere i fatti: inizialmente segue in parallelo le vicende sia dei due assassini che degli assassinati, per poi annunciare a circa 1/3 del libro– semplicemente descrivendo la vestaglia che stava indossando la sig.ra Clutter- che quello sarebbe stato il suo ultimo giorno di vita.
Un testo bellissimo e perturbante, che unisce l’inquietudine che provocano certi gesti di efferata crudeltà alla suggestione di un’opera narrativa davvero pregevole.
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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Gahan
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Re: T. Capote, A sangue freddo

Messaggio da Gahan »

Un bel libro arrivato in un momento "sbagliato".
Parlandone in un gruppo di lettura, una persona che lo aveva me lo ha offerto e me lo ha fatto recapitare in un momento in cui avevo voglia di leggere tutt'altro. Per questo motivo odio i prestiti: sei obbligato a leggere qualcosa quando non vorresti e con tempistiche dettate da altri.
L'ho dunque letto svogliatamente, spesso addormentandomi dopo poche pagine, mettendoci molto più tempo del dovuto e senza godermelo appieno.

Tuttavia, non voglio che questo mio "mood" influenzi la mia valutazione, quindi concordo con chi lo ritiene un 5/5.

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