Passa le giornate a bere vino, guardare vecchi film e spiando i vicini attraverso l'obiettivo della sua fotocamera Nikon.
I Russel, i nuovi vicini appena arrivati, sembrano socievoli, specialmente la madre Jane e il figlio Ethan... ma poi un giorno Anna vede Jane con un coltello che le spunta dal petto e una macchia di sangue che si allarga sulla camicetta bianca. Ovviamente non ci sono altri testimoni e, fino a poche pagine dalla fine, sembra proprio che quell'episodio sia soltanto il frutto di una mente malata.
Osannato come un giallo imperdibile (Stephen King lo ha definito "Unpudownable"), "La donna alla finestra" per me si è rivelato un miscuglio di cose già lette.
La protagonista depressa e alcolizzata che spia i vicini dalla finestra, aveva molte analogie con la protagonista di "La ragazza del treno".
Come in "Eleanor Oliphant sta benissimo",
Ci sono poi una serie di indizi non risolti, troppo evidenti...Here be spoilersla protagonista immagina di parlare con qualcuno che è già morto, ma il lettore lo capisce solo alla fine quando viene detto esplicitamente. Qua lo avevo intuito già prima di arrivare a metà libro, era troppo evidente.
Insomma, pur non avendo tutti i pezzi del puzzle, avevo ricostruito il quadro generale e il finale non è stato poi così sconvolgente.
Lo stile è molto asciutto e scorrevole, l'ho letto in 3 o 4 sere, un bel giallo ma niente di così eccezionale.