Seguo Valeria Fioretta sul suo blog e su Instagram (account Gynepraio) da ormai parecchio tempo e trovo i suoi interventi interessanti e spiritosi. Legge bei libri, dà sempre un sacco di spunti interessanti per iniziative culturali, podcast letterari etc ma non pretende di essere l’intellettuale di turno, per cui unisce a riflessioni molto serie a chiacchiere varie sugli aspetti più quotidiani e spicci della vita di una trentenne: è piacevole anche in questo ambito perché sa farlo con grande e raro senso dell’ironia. E poi sa scrivere davvero bene, dote che purtroppo e paradossalmente non è di tutti quelli che pubblicano contenuti in maniera semi-professionale.
Tutto questo per dire che trovo il suo romanzo estremamente piacevole da leggere, ma credo non renda giustizia al suo valore ed alle sue capacità. E’ sicuramente un testo che le rassomiglia molto e la scrittura brillante è proprio la sua, così come alcuni incisi “buttati” in contesti leggeri ma sui quali in realtà ci sarebbe da ragionare su con tono estremamente serio e per pagine e pagine.
La storia è quella di una trentenne torinese lasciata dal fidanzato a ridosso delle vacanze e che per questo si ritrova da sola in città ad inventarsi un espediente per impiegare in qualche modo il mese di Agosto. Tramite un’associazione di volontariato fa così la conoscenza di una bambina (e della sua famiglia) e pur dovendo in teoria essere lei a supportare la bambina, tra le due si crea in realtà uno scambio costruttivo per entrambe. Mi è spiaciuto che la trama fosse così lineare ed in un certo senso prevedibile; ne consiglio tuttavia la lettura per i momenti di assoluto svago, magari proprio d’estate ed in vacanza, per essere ulteriormente nel mood del testo.
Valeria Fioretta, Se tu lo vuoi
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Valeria Fioretta, Se tu lo vuoi
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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