De brevitate vitae, Seneca

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Gahan
Olandese Volante
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De brevitate vitae, Seneca

Messaggio da Gahan »

...il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro...

Rientrato dall'esilio in Corsica e prima di diventare tutore di Nerone, Seneca ebbe un periodo d'isolamento in cui l'amarezza dell'esilio e il disgusto per le pratiche sociali di Roma acuirono il suo senso critico per i fondamenti politico-sociali dell'Urbe. "De brevitate vitae" è la sintesi di questo atteggiamento di Seneca. Indirizzandosi allo suocero Pompeo Paolino (che aveva l'importante incarico di allestire la raccolta e distribuzione di grano per l'intera città di Roma), Seneca gli dà il consiglio di lasciare la vita pubblica e fare vita ritirata, poiché la vita sociale e politica di Roma era dedita ad occupazioni d'ogni tipo che qui sono viste come mero spreco. Il tempo invece, secondo Seneca dovrebbe essere dedicato al miglioramento di se stessi e a diventare saggi.
La vita è dunque lunga se il tempo è speso bene, se invece è sciupato la vita è brevissima, e anche chi vive a lungo ha invero vissuto pochissimo.

Ho letto questo libricino filosofico durante il periodo di reclusione forzata, proprio perché da qualche parte lo consigliavano come lettura adatta al periodo...
A me è sembrata soltanto una sfilza di lamentele, del tutto soggettiva, su come la gente impiega il proprio tempo.
È un libro troppo legato alla biografia dell'autore e a quella specifica situazione sociale/politica per essere considerato attuale ancora oggi.
Io non ci ho trovato nessun tipo di conforto o sostegno, non ci ho trovato consigli utili e nemmeno mi ha fatto sentire in colpa per come impiego io il mio tempo.
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piccola ribelle
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Re: De brevitate vitae, Seneca

Messaggio da piccola ribelle »

Bella recensione di Gahan,
io invece ho trovato il testo molto piacevole proprio
perchè ritengo il pensiero di Seneca attuale.

Leggendolo è come se si conversasse dato che pone dubbi, soluzioni, considerazioni.
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere

Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
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