Alice Basso, completata la serie di Vani Sarca, aveva lasciato tutti i suoi lettori con l'amaro in bocca. Alla presentazione dell'ultimo libro della serie in tanti le avevano chiesto di ripensarci e ammetto che anch'io ero dispiaciuta, ma con una piccola speranza per una frasetta buttata lì come per caso... "ci saranno altri libri, altre avventure". Direi che Alice Basso ha mantenuto la sua promessa, con questa nuova pubblicazione e nuova protagonista, che di nome fa Anita Bo, torinese come Vani Sarca e, come Vani, investigatrice un po' per caso e un po' per vocazione.
Succede che nel 1935 una signorina assai graziosa e apparentemente contenta del ruolo di "bella e sciocchina" riceve una proposta di matrimonio assai desiderata e, con una decisione improvvisa, decide di provare a lavorare per 6 mesi prima di convolare a nozze. Ma una signorina bella e sciocca non sa lavorare e quindi deve ingegnarsi per trovare un impieguccio come dattilografa in una casa editrice. Da qui in poi non vi racconto più nulla, ma Alice Basso entra nel suo mondo e lo fa magistralmente, come sempre.
E Anita Bo deve tornare in molte altre avventure! Del resto, nella postfazione la stessa Basso ci promette almento un seguito
