Giunti, 2014, 272 pagine
Una giovane donna, sposata e con una bambina di 4 anni, lavora in un centro commerciale ed ha una vita piuttosto insoddisfacente e anonima. Improvvisamente riappare nella sua vita in padre, un artista famoso con cui ha chiuso i ponti dopo l'abbandono della famiglia e sporadici incontri conflittuali da ragazzina.
Il padre le chiede di accompagnarlo in un ritorno alle origini, i monti Sibillini nelle Marche da cui è fuggito 17enne ed è tornato una sola volta (tanto era legato a quei luoghi

Durante il viaggio e la permanenza sui Monti Sibillini, Viola scopre molto della vita del padre e delle sue antenate, dotate di poteri magici legati al folklore locale delle "sibille", scopre la vita rude e immersa nella natura selvaggia.
Trama molto improbabile, personaggi assurdi e incoerenti, magia messa a caso qua e là, il mio giudizio è insufficiente.Here be spoilersViola si rende conto di essere insoddisfatta della propria scelta di una vita sicura e anonima (in contrasto con l'inaffidabilità del padre) e, avendo anche sperimentato di essere dotata del dono della sibilla, decide di mollare tutto e trasferirsi con la bambina sui monti sibillini (dove l'aspetta già un nuovo compagno conosciuto 1 sera a Parigi quando era ragazzina e 2 giorni in montagna).
L'unica parte davvero interessante e ben scritta è quella relativa alla descrizione del paesaggio dei Monti Sibillini, all'atmosfera di comunione con la natura non addomesticata e primordiale, che mi ha fatto venire voglia di fare un viaggio reale fino a quei luoghi.