Il suo libro "Spillover", pubblicato nel 2013, è tornato alla ribalta quest'anno perché tratta dei virus animali che hanno fatto il salto di specie e hanno colpito l'umanità. Parla di Ebola, Marburg, SARS, HIV, malattia di Lyme, influenza aviaria, e altre.
Sebbene non preveda nello specifico una pandemia da coronavirus, in più punti del libro viene detto che gli esperti erano in attesa del "Next Big One".
Ho trovato particolarmente interessante il capitolo relativo al virus HIV, ma in generale le pagine scorrevano bene solo quando raccontava dello stile di vita delle popolazioni o le vicende particolari del tale medico/ricercatore/biologo ecc. ecc. Quando si addentrava troppo nello specifico, citando troppe persone, formule matematiche e dati statistici, mi perdevo. E comunque il mio cervello non memorizzerà mai tutto quel quantitativo di informazioni.
Un libro del genere non lo avrei mai letto se non avessi vissuto all'epoca di una pandemia. Sono contenta di averlo letto, ma proprio per la tipologia di libro non riesco a dare un giudizio, e su goodreads non ho assegnato stelline: per i contenuti (anche in considerazione degli anni di ricerca che ci sono alle spalle) ne meriterebbe anche più di cinque, ma come personale gradimento, impegno richiesto e difficoltà di lettura, dovrei darne molte meno.
Da non sottovalutare il fatto che l'autore ha il cognome con la Q, per la sfida scrittori A-Z
