The hairdresser of Harare di Tendai Huchu
Romanzo ambientato in Zimbabwe, stato africano in cui avviene una svalutazione galoppante, con i "soliti" problemi di post-colonialismo, popolazione con alto tasso di disoccupazione, violenza da parte di squadracce paramilitari organizzate, Politici ricchi e corrotti, un sistema basato sulla corruzione, per cui ogni piccolo atto di diritto deve essere pagato con una mazzetta.
La storia racconta di una parrucchiera (da cui il titolo) molto brava e rinomata e delle sue vicende di vita e sentimentali. TUtta la seconda metà del libro introduce il dramma della persecuzione della omosessualità in Zimbabwe, con la descrizione dell'impatto che ha sul vissuto e sull'immaginario delle persone coinvolte, le loro famiglie, la società.
Il libro è ben scritto e avvincente, alcune storie laterali sono lasciate a mezzo e ci si chiede cosa ne sarà dei personaggi che ad un certo punto scompaiono dalla trama. Forse la trama è in alcuni punti un po' troppo scontata, ma l'ambientazione riscatta tutto.
Un altro aspetto sociale trattato in un piccolo cameo è lo storia di qualche ex-colonizzatore (discendente di colonizzatori) che non vuole andare via da un paese che è l'unico che chiama patria, ormai perseguitato e reietto dal nuovo governo, più che dalla popolazione con cui sembra integrato.
Il piccolo cameo di Trina dai capelli rossi, che si adatta a nuovi lavori (le hanno espropriato la fattoria) e parla le lingue africane come solo un nativo può fare, che fa naturalmente parte del microcosmo del salone di bellezza è davvero ben scritto e verrebbe voglia di saperne di più
The hairdresser of Harare di Tendai Huchu
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Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè
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