Mi sono resa conto solo ad oltre metà libro del talento della scrittrice nel basare un romanzo- seppur breve certo- su un episodio accaduto in pochi minuti e di cui non si ha nessuna testimonianza: anche per questo è difficile scriverne una recensione esaustiva. La narrazione avviene in maniera discontinua e si disperde man mano che alla ragazza viene a mancare l’ossigeno: si alternano episodi della sua vita, momenti della festa di quel pomeriggio alla quale aveva conosciuto il Senatore ed ovviamente gli attimi di coscienza in cui cerca di capire come salvarsi. Un’opera molto particolare: avevo voglia leggere ancora qualcosa di questa scrittrice dopo "Ragazza nera, ragazza bianca" per farmi un'idea della sua produzione e del suo stile, ma ho la sensazione che continui a sfuggirmi
