Archimede. Il primo genio universale

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
lisolachenonce
Olandese Volante
Messaggi: 5589
Iscritto il: lun mar 03, 2003 4:46 pm
Località: Pisa
Contatta:

Archimede. Il primo genio universale

Messaggio da lisolachenonce »

Pier Daniele Napolitani e Giulio Giorello raccontano:
Archimede. Il primo genio universale

Collana: Capire la scienza. La scienza raccontata dagli scienziati vol. 2 Biblioteca di Repubblica

Libretto di poco più di 100 pagine che cerca di fare il punto su tutto quello che oggi sappiamo di Archimede, grande matematico e scienziato vissuto a Siracusa nel 3° secolo avanti cristo.
Il libro è costituito da saggi di autori diversi (è una caratteristica di questa collana, di cui ho anche il volume su Lavoisier) e questo rappresenta sia un punto di forza che di debolezza: Da un lato gli apporti di più autori mettono in luce aspetti diversi dell'opera scritta che ci è pervenuta e delle conoscenze biografiche, dall'altro la scorrevolezza del testo e le continuità di informazioni non sono omogenee. Vi sono poi parti originali dell'opera di Archimede, da cui più ancora che dall'esegesi si capisce la grandezza e la genialità del nostro, sia per prolificità dell'opera teorica, sia per la quantità di applicazioni pratiche delle leggi fisiche che seppe mettere a disposizione dei contemporanei.
Egli è, come già ampiamente sottolineato da Lucio Russo nello splendido "La rivoluzione dimenticata", uno dei massimi esponenti della prima rivoluzione scientifica, che ebbe luogo nella koinè greca seguita alla conquista dell'impero di Alessandro Magno.
E grazie alla scoperta, avvenuta pochi anni fa, di un intero trattato di Archimede trascritto da Piero della Francesca, uno dei saggi del volume ricostruisce con maggiore accuratezza la riscoperta delle opere di Archimede nell'epoca del rinascimento fiorentino, che su su ha portato infine alla seconda, e per ora ultima, rivoluzione scientifica.
Il ruolo di Archimede è quindi ancor più importante di quanto già sapessimo dalla conoscenza delle sue opere e studi scientifici, dal momento che è attraverso la sua opera che dal 15esimo secolo è ripartita quella metodicità nell'analisi scientifica che è culminata nella codifica del metodo logico deduttivo ad oper da Galileo.
Sicuramente un libro piacevole ed estremamente istruttivo.
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
Nam concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur.(Sallustio)
...l'erba / lieta, dove non passa l'uomo ((Ungaretti)
LE MIE ETICHETTE E I MIEI RING
Su anobii sono lisolachenoncè

Rispondi