Vengono utilizzate due tecniche narrative: il racconto in terza persona e quello in prima persona, dal punto di vista di Colin Lamb, un agente segreto.
Poirot compare soltanto a metà libro, quando Colin decide di interpellarlo in merito all'omicidio di uno sconosciuto in cui si è trovato suo malgrado coinvolto, mentre era alla ricerca di indizi per un caso di spionaggio.
Nel romanzo Poirot non si reca sulla scena del crimine e non parla né coi testimoni né coi sospettati. Vuole dimostrare che un delitto può essere risolto anche stando seduto in poltrona mediante il semplice esercizio intellettuale.
Poirot risolverà il caso mediante i resoconti di Colin e... una certa dose di fortuna...

Questo lettura non mi ha fatto impazzire, in quanto non amo molto quando gli scrittori mettono "troppa carne al fuoco", quindi l'intrecciare due vicende completamente sconnesse non mi è piaciuto e della storia di spionaggio ci ho capito anche poco.
La questione degli orologi (da cui il titolo originale The Clocks), che inizialmente sembrava parecchio intrigante, si conclude invece in modo molto deludente.
Leggibile ma nulla di eccezionale.
Ho letto questa edizione
https://blog.pianetadonna.it/lifeisaboo ... iere-sera/