Non so nemmeno da dove iniziare nel recensire questo libro... mi viene in mente l'aggettivo inventato dalla Murgia per i libri che nemmeno meritano di essere definiti tali, "libroide" se non erro.
Un insieme di clichés su personaggi, ambientazione e sviluppo della storia tenuti insieme da una sintassi molto più che basilare e farcita di nomi di marche tanto da farmi pensare se come in certe fiction o programmi televisivi i contenuti fossero in parte sponsorizzati. Non per ultimo il tono saccente del narratore protagonista, insopportabile, e l'assoluta non credibilità dei dialoghi tra lui e lo scrittore al centro del plot... sul mistero da svelare non mi dilungo per non spoilerare, ma certamente non è originale.
Mi ha ricordato tutto il peggio che ho potuto riscontrare nei romanzi di Joel Dicker...
Direi che con Musso io mi fermo qui.
G. Musso, La vita segreta degli scrittori
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G. Musso, La vita segreta degli scrittori
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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