La regina degli scacchi, Walter Tevis

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Gahan
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La regina degli scacchi, Walter Tevis

Messaggio da Gahan »

Beth Harmon ha otto anni quando, già orfana di padre, le muore la madre e, sola al mondo, viene portata in orfanotrofio. È una bambina solitaria alla quale interessano solo due cose: le pillole verdi che ogni giorno vengono date ai bambini per calmarli e farli dormire e il gioco degli scacchi che scopre fortuitamente nel seminterrato e che il custode Shaibel le insegna a giocare. Il talento di Beth nel gioco degli scacchi è prodigioso e nel corso degli anni le apre le porte dei tornei nazionali e internazionali più prestigiosi.

I temi che mi hanno colpito più di tutto in questo libro sono la dipendenza da droghe sviluppata già in giovane età a causa del regolamento dell’orfanotrofio e la dipendenza dall’alcol trasmessa dalla madre adottiva. Ho trovato affascinante la capacità di Beth di memorizzare un numero infinito di mosse e partite, proiettando la scacchiera mentalmente e visivamente. È un libro carino che può essere letto anche da chi (come me) non sa nulla di scacchi e che affronta tematiche sociali come appunto l’abuso di alcol e droghe, l’emancipazione femminile, ecc., per il resto non mi pare che sia il capolavoro che in molti hanno decantato.

Non ho visto la serie tv, ma rimedierò al prossimo lockdown... :roll:

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francesina
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Re: La regina degli scacchi, Walter Tevis

Messaggio da francesina »

Gahan ha scritto:
lun lug 26, 2021 4:29 pm
rimedierò al prossimo lockdown... :roll:
:cry: :cry: :cry:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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