"Il leopardo" è incentrato sull'indagine di una serie di omicidi, apparentemente slegati tra loro. Le vittime non si conoscevano, non avevano nulla in comune e sono state uccise con modalità diverse. Poi però si scopre che qualcosa in comune ce l'avevano: avevano tutte pernottato in un rifugio in montagna lo stesso giorno.
La vicenda di svolge su tre continenti: Europa (gli omicidi sono avvenuti in Norvegia), Asia (Hole all'inizio del libro si trova a Hong Kong) e Africa (Congo, dove si svolge una parte delle indagini e dove si conclude la vicenda). Ci sono molte divagazioni sulla vita personale del detective e sull'organizzazione interna della polizia norvegese che contribuiscono a rendere il libro particolarmente corposo (770 pagine).
La vicenda pare avere una conclusione a 150 pagine della fine, ma è solo un falso finale. La restante parte del libro serve a smontare tutta la teoria precedente e ad incastrare tutte le tessere del puzzle. Del finale in Congo ne avrei volentieri fatto a meno, stava iniziando a stufarmi...
Nel complesso un bel giallo, avvincente, tiene il lettore incollato alla pagina e mette a disposizione tutti gli indizi per riuscire a risolvere il mistero. Tuttavia la vicenda è talmente intricata che, sebbene abbia riconosciuto subito alcuni elementi fondamentali, fino alla fine non ho capito chi fosse il vero assassino.
Ed ora un paio di curiosità:

