E. Varvello, Solo un ragazzo

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francesina
Olandese Volante
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E. Varvello, Solo un ragazzo

Messaggio da francesina »

Un giallo "non giallo", nel senso che al lettore non è chiesto alcun impegno di risoluzione del mistero, anche se è quasi da subito avvolto da una sensazione di cupa angoscia.
Il romanzo ha la particolare caratteristica di narrare la vicenda da tre differenti punti di vista (quello della madre, del padre ed infine del ragazzo) e grazie alle tre versioni si apprende non solo quanto sia oggettivamente successo, ma come il comportamento problematico dell'adolescente del titolo e quindi l'evolversi della vicenda, possa ledere la compattezza e l'armonia di una famiglia e il suo inserimento nel tessuto sociale della cittadina. Particolare anche il fatto che il ragazzo fulcro e motore della narrazione (ma di cui non si sa nemmeno il nome) ha in realtà molto poco spazio rispetto ad altri personaggi, mentre mi ha lasciata perplessa il poco approfondimento delle sue difficoltà e di come mai siano sorte.
Della Varvello avevo sentito parlare benissimo e forse mi aspettavo un po' di più, ma mi è comunque rimasta la voglia di leggere il suo testo più famoso (Una vita felice).
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

Sempre Francesina, anche su Anobii

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