Orologi Rossi - Leni Zumas

[fabiana]

Dalla quarta di copertina:
La maternità - presente o assente, cercata o negata - ci definisce come donne? Leni Zumas sceglie la via del romanzo per parlare di un tema scottante dando voce a quattro donne di Newville, villaggio di pescatori dell'Oregon, in un futuro vicino in cui negli Stati Uniti l'aborto è proibito, l'inseminazione in vitro è vietata, la legge garantisce pieni diritti all'embrione e un Muro Rosa blocca l'accesso al Canada, dove invece abortire si può.

Quando Leni scrisse questo libro nel 2018 non sapeva quanto questo futuro fosse vicino, probabilmente è rimasta scioccata quanto me nell'apprendere della sentenza della Corte Costituzionale americana sull'aborto, quanto stavo leggendo mi si è concretizzato davanti con orrore.

Questo romanzo parla delle conseguenze e degli scenari che potenzialmente si possono venire a creare quando viene a mancare il diritto all'aborto o per contro quando non ci sono delle politiche che aiutino le persone a procreare.
La Zumas ci racconta le vite di quattro donne, "Ro, Susan, Mattie e Gin", quattro storie che possono essere quelle di altre migliaia e proprio per questo probabilmente per tutto il racconto si riferisce a loro inserendole in delle categorie "la biografa, la moglie, la figlia, la guaritrice", come a non volergli dare un'identità propria ma raccontando di loro in rappresentanza di tutte le altre.

Il romanzo ha sicuramente dei punti migliorabili nella trama ma in questi giorni ha acquistato un grande valore.