A me mi ammazza il senso del possesso che fu pre-alessandrino e tutto quello che viene prima e dopo.
sottoscrivo.
dopo averlo visto varie volte in concerto, vi dirò un segreto: francuzzo NON è serio.
E vi consiglio l'ascolto di "franco a catania" di david riondino
franco esci di camera, dai retta alla tua mamma, vai a giocare con gli altri bambini altrimenti miiiiiiiiii diventi grullo
Shock in my town velvet underground
ma anche tutto il resto di shock in my town...
Per le strade di Pechino erano giorni di maggio
tra noi si scherzava a raccogliere ortiche.
Non sopporto i cori russi
la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese.
Neanche la nera africana.
(cerco un centro di gravità permanente - direi che l'intera canzone si presta)
Passano gli anni,
i treni, i topi per le fogne,
i pezzi in radio,
le illusioni, le cicogne
(di passaggio)
A Beethoven e Sinatra preferisco l' insalata
a Vivaldi l' uva passa che mi dà più calorie
(bandiera bianca)
poi aggiungo due "cult" da cantare a squarciagola girando per la Tunisia
Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire
(l'era del cinghiale bianco)
Nei villaggi di frontiera guardano passare i treni
le strade deserte di Tozeur
[...]
E per un istante ritorna la voglia di vivere
a un'altra velocità
Passano ancora lenti i treni per Tozeur
A Tozeur si chiedono come mai frotte di italiani vogliano sapere dov'è la stazione, che è una specie di area dismessa dove ogni tanto passa, senza fermarsi, un treno merci per l'Algeria.
ma le mie "preferite" sono
Correvano veloci lungo le gallerie
i treni di una volta trasportavano le spie
nelle carrozze letto sposi in luna di miele
facevano l'amore con l'ausilio del motore.
Mio nonno preferiva per la villeggiatura
portare i suoi parenti coi bagagli in carrozzella
l'aria della campagna carica di letame
spostava vibrazioni di una vita troppo bella.
[...]
Giocavano sull'aia bambini e genitori
Calasso li avvertiva dal Corriere della Sera:
Copritevi che fa freddo, mettetevi le galosce"...
Passaggi a livello
e
'Ndo vadduni da Scammacca
i carritteri ogni tantu
lassaunu i loru bisogni
e i muscuni ciabbulaunu supra
jeumu a caccia di lucettuli...
'a litturina da ciccum-etnea
i saggi ginnici 'u Nabuccu
'a scola sta finennu.
Man manu ca passunu i jonna
sta frevi mi trasi 'nda lI'ossa
'ccu tuttu ca fora c'è 'a guerra
mi sentu stranizza d'amuri... I'amuri
e quannu t'ancontru 'nda strata
mi veni 'na scossa 'ndo cori
'ccu tuttu ca fora si mori
na' mori stranizza d'amuri... I'amuri.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)