Running scared

Certe volte, mettere in moto il cervello per immaginarsi luoghi e situazioni descritti nei libri ci sa fatica, e allora ci si butta sui film. Ma quali? "Parliamone, apriamo un dibattito!" (cit.)

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vesna
Olandese Volante
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Running scared

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Da quando Pulp fa orari lunghi al lavori qui si cerca di passare domeniche ancora piu pelandrose. Cosi dopo un pranzo con amico in visita che si è protratto fino alle 17 tra chiacchere varie abbiamo deciso di vederci un film portato sempre dallo stesso amico. Io sinceramente ero convinta che fosse una mezza cavolata proprio perche ormai tutti ci dicono che siamo troppo pretenziosi per quanto concerne i film.
Cosi Pulp si è messo comodo steso sul divano, secondo me pregustandosi gia la penichella indota da film scemotto e io mi sono messa a tavola con la mia atrezatura da punto croce pensando che tanto basta sentirle le cavolate mica per forza si devono anche guardare.
Ebbene ci sbagliavamo. Anche se questo film non lo riteniamo un capolavoro, non lo possiamo sicuramente ritenere un filmetto.
Dall'inizio alla fine sarremo immersi in un mondo molto definito, un mondo in bianco e nero senza griggi, dove sei buono o cattivo, niente ma e niente se, come nelle favole. Un mondo con profili definiti, uomini Joker, Orco Cattivo, Lupo Nero e una Fatina buona. Un mondo dove l'amicizia è un leggame piu importante e profondo di un qualsiasi legame di sangue, anche quello piu stretto.
Una favola moderna molto cruda, molto pulp, dove si fa male con i schiafi, pugni, palotole ma anche psicologicamente, sulla strada, tra le mura domestiche e anche in quella che il registra chiamera "gingerbread house".
Un lavoro notevole di quasi tutti gli attori dove forse la faccia del ragazzino che scappa parla piu di qualsiasi sceneggiatura. Un lavoro notevole del registra che ha creato una chicca da una storia che poteva essere un qualsiasi film d'azione pulp come molti altri.
E alla fine, quando rimanerete un po' disgustati dalla fine con colpo di scena all'americana arriva un regalo inaspetato. Un capolavoro in 7 minuti e 42 secondi.
Accendete le case e guardatelo attentemente e poi ditemi se Wayne Kramer non ha colpito nel segno!

Pensieri sparsi
"Da un certo punto in avanti non c'e più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare."
Franz Kafka

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