Fino al 25 aprile al teatro Oscar sarà in scena "Le mani sporche" di Sartre.
"Scritta nel 1948 "Le mani sporche" è forse l'opera più discussa e contrastata tra quelle del filosofo francese a causa del suo contenuto politico e della strumentalizzazione di cui fu oggetto. Soprattutto oggi, questa riflessione sul rapporto tra ragioni collettive e interesse personale, sembra più che mai attuale.
Ugo, un giovane intellettuale, appena uscito di prigione dove ha scontato due anni per la morte del capo di partito Hoederer, va a casa di Olga, amica e compagna di partito, perché si sente braccato. Sono i suoi stessi compagni che vogliono liquidarlo? Grazie all'intervento dell'amica, il partito acconsente a dargli una possibilità affinché arrivi a dimostrare la vera ragione per cui ha eseguito l'ordine. Assassinio politico, un banale incidente o un delitto passionale?
A questo punto la storia si riavvolge di colpo su se stessa, "comincia dall'inizio" in un lungo flashback, dove si delineano risvolti imprevisti e Ugo si interroga continuamente per capire fino a che punto possa spingersi per la difesa del proprio ideale."
Un testo appassionante. Bravi gli attori, forse il protagonista non ha esattamente l'età che dovrebbe avere lo studente nella pièce ma in fin dei conti non si nota moltissimo.
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[MI] Teatro Oscar: Le mani sporche
Moderatore: Marcello Basie
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Re: [MI] Teatro Oscar: Le mani sporche
Vogliamo parlare delle luci di sala che non si spegnevano e quindi dello spettacolo fatto a luci accese?
No dai non parliamone
E' la seconda volta che vedo "Le mani sporche", ho anche letto il testo e sono ancora incerto sul messaggio... le ragioni di Hoederer mi sembrano sensate: Hugo non ama le persone, ama le idee: per questo riesce a rimanere puro. Dice Hoederer: "La purezza, un concetto per fachiri e monaci".
Eppure è evidente che Sartre si identifichi nell'intellettuale Hugo...
No dai non parliamone
E' la seconda volta che vedo "Le mani sporche", ho anche letto il testo e sono ancora incerto sul messaggio... le ragioni di Hoederer mi sembrano sensate: Hugo non ama le persone, ama le idee: per questo riesce a rimanere puro. Dice Hoederer: "La purezza, un concetto per fachiri e monaci".
Eppure è evidente che Sartre si identifichi nell'intellettuale Hugo...
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)