Un libro che è pieno di libri, che nasce da una canzone (chi volesse leggerne il testo, lo trova qui) e che, a dispetto di quanto l’autore stesso scrive nel racconto che funge da prefazione (“Se pensate di leggere questo romanzo come una favola non cominciatelo nemmeno”), secondo me è proprio da leggere come una favola.
Perché la chiave di interpretazione del simbolismo è la più appropriata, a mio avviso, per calarsi in questa storia, in cui si celebrano il piacere della lettura, l’amore per i libri e la consapevolezza di quanto siano preziose le parole (“se le cose le ha create Dio, le parole sono le cose ricreate dagli uomini”) per quello che significano e per quello che trasmettono.
Oltre a questi temi primari, vi si trovano anche la condanna del pregiudizio immotivato nei confronti di chi sia, per qualsiasi motivo, avvertito come “diverso” e il riconoscimento di come, talvolta, l’ingenuità, la curiosità costruttiva e l’apertura mentale dei bambini siano ben superiori a quelle degli adulti.
Questo è ciò che vi ho scorto io, ma ora sono qui a proporvi questo ring anche perché vorrei scoprire (attraverso le vostre interpretazioni) se ci sono temi ulteriori che non ho percepito. In effetti, mi è sembrata una di quelle letture in cui qualcosa sembra sfuggire ……… non so come spiegarmi ………. per me è stato un po’ come per il piccolo protagonista di questa storia: anche se non ho afferrato tutte le sfaccettature del messaggio insito in questa storia, sono stata ugualmente rapita dalle parole con cui è espressa.
Un brevissimo accenno alla trama (il romanzo è veramente breve, non posso dire molto o svelo tutto !):
a Selinunte arriva uno “strano” libraio, propenso non a vendere i suoi libri ma ad offrirli ai concittadini in serate di lettura di cui si rende protagonista. Diventerà però prima oggetto di scherno e poi di una vera e propria persecuzione da parte degli abitanti del luogo, tutti compatti nel rifiutarlo, ad eccezione di un bambino, che di nascosto da tutti seguirà quelle serate di lettura come un prezioso dono da custodire a lungo…….
Riguardo all’epilogo, mi limito a dire che l’eco della fiaba “Il pifferaio magico” è prepotente: ma a differenza di quella fiaba, qui spariscono non i topi né i bambini, ma…….le parole e i loro significati !
Journal
Per alcune recensioni potete vedere: Wikipedia Circolo del Libro Jesi – Ancona IBS BOL L’isola del tesoro.
Trattandosi di una fiaba (e non me ne vorrà l’autore se insisto su questo punto !) il libro viaggerà in compagnia di una serie di cartoline del mio paese dedicate alla manifestazione “Fiabesque”, che già da qualche anno nel periodo natalizio trasforma Peccioli nella città delle fiabe: ciascun partecipante potrà tenere come souvenir quella che preferisce.
Vi chiedo per favore di non scrivere sul libro (ma di registrarvi nell’etichetta del ring che troverete nella prima pagina, quello sì !).
Sono graditissimi cartoline, segnalibro e altri “ricordini” che potrete infilare nel libro !
Annanda è iscritta di default (ma attendo che si materializzi per indicarmi se ha esigenze particolari per la collocazione !); per tutti gli altri: vi aspetto numerosi !


















Non hanno partecipato perché non hanno risposto alla richiesta di indirizzo



RING TERMINATO IL 3 MAGGIO 2012