Scambi di parole
L'«Old Fox» e il «Rew» ospitano i fan del «book crossing», un modo originale per condividere le letture preferite
Questa volta, parliamo di una iniziativa legata al «book crossing». Ci concediamo quindi una premessa, prima di entrare nel vivo, perché forse non tutti sanno esattamente cosa significhino queste due parolette. Si tratta di una curiosa attività, al bivio tra cultura e un certo tipo di socializzazione, cementata sulla base di una affinità intellettuale, ma non per questo priva di divertimento. Sintetizziamo: si sceglie un libro che per qualche motivo ci sta a cuore e, malgrado ciò (anzi, proprio per questo motivo), lo si abbandona in un luogo pubblico, a beneficio di un ipotetico passante. Un appuntamento alla cieca per un pezzetto della nostra sensibilità, un modo di condividere qualche cosa che ci ha colpito intimamente o, più prosaicamente, un tramite per diffondere un'opera che ci ha conquistati. La comunità dei bookcrosser italiani si incontra ogni giorno a parole in un forum (http://www.bookcrossing-italy.com) e periodicamente in carne e ossa, come capita per molte altre comunità nate in rete. A Milano, il luogo di un appuntamento mensile è un locale in zona Navigli, il Rew, che per l'occasione presta la sala al piano inferiore. Ma se affrontiamo questo tema in queste pagine è soprattutto perché da qualche settimana c'è un locale che si propone come punto di riferimento quotidiano del bookcrossing. È l'Old Fox, storico pub anglosassone, tra i più tipici e tra primissimi di Milano, anagraficamente parlando. Birre alla spina di qualità (c'è anche una selezione di birre artigianali non pastorizzate e pompate a mano) una buona selezione di distillati, bancone in legno scuro, sedute in cuoio bordeaux, carta da parati e moquettona. L'attuale proprietario, Daniele Martinelli, ha organizzato una piccola biblioteca in un angolo della sua birreria. La sua idea è chiarissima. Una scena in due atti. Il primo: «Venite all'Old Fox Pub» - spiega - ordinate una pinta di birra o quello che volete. Date un'occhiata in bacheca per vedere se abbiamo qualche titolo che asseconda i vostri gusti. Finite la consumazione in tutta calma, pagatela in cassa, ma tenetevi pure il libro e portatelo dove volete per finire di leggerlo». Il secondo: «Registrate il libro scelto su www.bookcrossing.com e lasciatelo poi dove vi pare. Al bar sotto casa, al parco, in metropolitana, al teatro...Chi lo troverà dovrà fare altrettanto». In cambio, si chiede ovviamente di portare nuovi libri al pub, per rimpinguare la libreria, che via via dovrebbe espandersi. Non è male l'idea che un pub accosti birra e letteratura. È una proposta incoraggiante e sorprendente in un pianeta effimero e disimpegnato come quello delle notti milanesi. Che non preclude spazi alla chiacchierata e allo svago, ma li colora con una tonalità culturalmente più vivace.
Valerio M. Visintin
INFORMAZIONI «Book Crossing», all'«Old Fox Pub», piazza Sant'Agostino, tel. 02.89.40.26.22 e al «Rew», via Savona 10, tel. 02.58.11.16.49
(la foto online non c'è ma non ci siamo noi ).