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Libri lasciati volontariamente su una panchina, in un bar, sulla metropolitana perchè qualcun altro possa leggerli e continui a farli circolare liberamente, facendoli entrare in contatto con nuovi lettori, che - tappa dopo tappa - ne racconteranno il viaggio attraverso il web. Si tratta del Bookcrossing, fenomeno nato nel 2001 che, rapidamente, si è diffuso in tutto il mondo. Oggi i libri registrati sul sito bookcrossing.com sono più di 3,5 milioni e la community dei "bookcrosser", presente in più di 130 paesi, conta circa 500 mila persone. Il meccanismo è molto semplice: c'è un libro che vi è particolarmente piaciuto e che volete far andare in giro per il mondo come un messaggio in una bottiglia? Dovete registrarlo sul sito del bookcrossing che gli assegnerà un numero univoco (BCID). Questo numero andrà scritto sul libro in modo tale che chi troverà il libro potrà sapere quale percorso ha fatto, cosa ne pensano i precedenti lettori...e naturalmente potrà scrivere sul sito la sua recensione. I libri rappresentano anche un ottimo pretesto per socializzare: ogni secondo martedì del mese i bookcrossers più assidui s'incontrano in un luogo di ritrovo informale (come pub o locali) dove si scambiano libri "dal vivo", magari mangiando qualcosa insieme. Ma esistono anche molti momenti di interiazione "virtuale", che avviene perlopiù nelle tante stanze del forum e delle chat dedicate al bookcrossing. In Italia è attivo dal 2002 un sito di supporto, all'indizzo www.bookcrossing-italy.com che ha un visitatissimo forum di discussione, vero punto di riferimento per i "bookcorsari" della Rete.