Los medios nos observan, che!

Giornali, radio, riviste, televisione, e perfino cinema! Bookcrossing spazia allegramente nei mezzi di comunicazione di massa. Qui potete fare segnalazioni a riguardo!

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el tano
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Los medios nos observan, che!

Messaggio da el tano »

Chissà se vi interessa...

comunque i media ci osservano anche in Argentina! :D


http://www.pagina12web.com.ar/diario/co ... 12-19.html


Abrazos y Besos

El Tano

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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Gli articoli di quel giornale sono interessanti a prescindere :D

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

Vero Acquario

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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Forse qualcosa mi sarà sfuggito vista la mia scarsa conoscenza di idiomi diversi da quello natale, ma... :bounce: :bounce: evviva evviva son sempre cose che fanno assai piacere..
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°

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giuly
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Messaggio da giuly »

Ehi tano, ma di cosa tratta quella pagina che hai linkata?
devi sapere che in questo periodo mi attrae molto lo spagnolo e l'Argentina in particolare... 8)
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serenaC11
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Messaggio da serenaC11 »

Veramente bello, completo, ben spiegato.
Il giornalista è un phigo... o forse un bookcorsaro :wink:
"Sorrido. Non esiste un piano che possa prevedere tutto. Altri solleveranno il capo, altri diserteranno. Il tempo non cesserà di elargire sconfitte e vittorie a chi proseguirà la lotta."
Luther Blissett, "Q"

Vero Acquario è tutto quello che viene scritto dopo

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legs-weaver
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Messaggio da legs-weaver »

:think: per caso volete una traduzione in italiano? :D

IL FENOMENO BOOKCROSSING IN ARGENTINA
I liberatori di libri
Lasciano libri in caffè, piazze e metropolitane. Prima, ci incollano un'etichetta dove si chiede a chi li trova che lo registri in una pagina web, lo legga e continui a lasciarlo libero. In alcuni paesi ha fatto breccia, però qui, con la crisi, ci vorrà un po' di più.
Ogni libro reca un'etichetta dove si chiede a chi lo trova che lo legga e lo liberi di nuovo.

Di Andrea Ferrari

Così funziona il sistema

Una ragazza lascia un libro su un tavolo di Plaza Francia e si allontana. Osserva da una prudente distanza. Dopo un po', un uomo lo vede: lo prende, lo osserva un momento, si guarda intorno e lo porta via. Non è un tentativo di rubare nè una forma di pagare un ricatto di un sequestro. E un altro episodio di un'attività chiamata bookcrossing. L'idea, già affermatasi negli Usa e in Europa, consiste nel “liberare” libri in modo che altri li trovino, li registrino in una pagina di Internet, li leggano e li rilascino a loro volta. Anche se in altri paesi ha preso il volo, in Argentina fa un po' più fatica a imporla e ottenere che i libri "catturino" i loro lettori tra gente che preferisce venderli o barboni in cerca di materiale di riciclaggio. Nonostante ciò, ci sono più di 1200 persone iscritte e alcuni di essi seminano con persistenzai loro libri in caffè, piazze e stazioni della metropolitana con la speranza che la tendenza prenda piede.
L'idea fu dell'americano Ron Hornbaker, che la registrò e inaugurò nell'aprile del 2001 il sitio bookcrossing.com. All'inizio si incontravano un centinaio di persone al mese, però una volta che il progetto iniziò a diffondersi attraverso i media, crebbe a tutta velocità. Oggi ci sono nel mondo circa 300.000 membi, anche se non tutti sono attivi. Tra i più fanatici vi è un certo Richard Loeffler, ex propietario di una libreria e assstente in una biblioteca, che ha già liberato circa 4000 libri. Il sistema funziona così: su ogni libro che si libera si attcca un'etichetta che si scarica da Internet, dove si scrive un numero, qualcosa come il ISDN del libro. Chi lo trova legge sull'etichetta di cosa s tratta: può entrare nel sito Internet e annotare che ha "catturato" il libro rilasciato. Chi lo ha rilasciato riceverà un messaggio.
La cosa è riuscita –almeno negli Usa e alcuni paesi europei– a convertirsi in moda e sul sito si vendono anche t-shirt, tazze e altri oggetti con il logo del libricino con le zampe, si suppone per ottenere risorse per finanziare il sito, visto che la registrazione è - e sempre sarà, dicono - gratuita.
Dall'agosto scorso la parola ha fatto la sua comparsa nel dizionario Oxford di Inglese e la definizione è la seguente: “Bookcrossing: sostantivo. La pratica di lasciare un libro in un luogo pubblico perchè venga raccolto e letto da altri, che poi agiscono allo stesso modo”. Però di fatto è più di questo. esistono varianti come il bookring e ill bookray, che consistono in qualcuno che offre un libro in uno dei forum del bookcrossing e gli interessati a leggerlo si iscrivono in una lista per passarselo, anche di paese in paese. A seconda delle due varianti, il libro può tornare o non tornare al suo propietario originale. Nei forum inoltre si parla di libri e affini. E si organizzano anche riunioni di bookcrossers nel secondo martedì di ogni mese. L'idea di conoscersi, parlare di libri, fare amicizia, trovare fidanzati/e, è insomma la setssa di qualsiasi incontro.. Qua ce n'è stata una sola, al Tortoni, però l'affluenza non fu brillante: appena tre persone. Quel giorno furono liberati nel caffè curca 20 libri. Anche a Córdoba c'è gente che tenta di far sì, con alcuni ostacoli, che la cosa prenda piede.
E perchè qualcuno dovrebbe voler separarsi da un libro? Pura generosità? Le risposte son diverse.. Laura López Vandam, studentessa di Fisica alla UBA, dice que le interessò l'idea e che ha loiberato “alcuni libri che non mi sono piaciuti molto, ma anche altri che mi sono piaciuti molto e che pensavo avrebbero potuto piacere ad altri”. Lo fece in piazze, bus, in bar e nella sua facoltà. Però i bus non li raccomanda “perchè la gente lo da all'autista e finisce in un ufficio del capolinea senza che nessuno lo prenda”. Il primo che le "cattirarono", spiega, fu uno di Richard Bach, Il ponte sull'infinito, che ha lasciato in Plaza del Avión, en El Palomar. “Quello non mi era piaciuto molto –dice–, però il tipo che lo catturò mi mandò un messaggio dove mi ringraziava. Diceva: ‘Sono un uomo innamorato e mi è piaciuto molto il libro’”. Negli altri casi non ricevette risposta. “Uno l'ho lasciato alla facoltà e se l'è preso l'inserviente della pulizia. Lo cercai, me lo ha ridato, e l'ho lasciato in un altro posto. Lì ho visto che se lo prendeva un ragazzo, però non l'ha mai registrato.”
“Andare a caccia” significa in questa comunità andare in cerca dei libri liberati. A quelli che sono registrati arriva una mail quando qualcuno trova un libro. “Io ci ho provato un paio di volte –dice Laura–, ma non ne ho mai trovato uno. Una volta qualcuno aveva lasciato un libro di Chomsky sulla statua di plaza San Martín. Ci andai, lo cercai e chiesi persino alla guardia, ma niente.”
Si direbbe che si possano cacciare libri per tutti i gusti, vista la disparità tra tutti quelli che li offrono. La setssa Laura liberò titoli come l?Ulisse di Joyce, o Il profumo, di Patrick Susskind, fino a Chimica generale e inorganica o una guidaa de Buenos Aires. Se si naviga in Internet, tra quelli che sono stati rilasciati a Buenos Aires nell'ultima settimana appaiono: Hay unos tipos abajo, de Antonio dal Masetto, nella stazione Olleros del metrò D, Q, de Luther Blisset, nella piazza dell'Obelisco, o I demoni di Louden, de Aldous Huxley, nella Chiesa Santa María de los Angeles, de Saavedra.
E cosa fa chi lo libera? Da le spalle al suo libro e se ne va? In realtà, per la maggior parte dei corsari, la tentazione di vedere chi se lo prende è tanta. Mariano Nucci, geologo di 42 anni, ha già liberato quattro libri. In un caso, dice, lo ha lasciato in una piazza di Hurlingham. “Quando andai verso l'auto per andarmene, vidi che un ragazzo lo afferrava. Ma poi non ho ricevuto risposta.” Per Nucci la cosa è un po' frustrante: “Ne ho liberati quattro e nessuno è stato registrato”. Parte del problema sembra essere che ancora molta gente non si fa prendere dalla moda: in Argentina sono registrate 1264 persone, però una bassissima percentuale di essi ha registrato almeno un libro nel sistema. Un'altra questione è che parte dei libri "catturati" migrano verso non si sa dove. “E' probabile che li prendano i barboni”, dice Nucci.
Laura ha potuto vesere come un barbone raccattava un libro che lei aveva lasciato in Plaza Francia. “Era Rebecca, di Daphne du Maurier, ed era in inglese –racconta–. Io ce l'avevo portato perchè pensavo che ci fossero molti turisti e che forse poteva interessare a qualcuno.” Quando vie che il barbone lo stava prendendo, gli si avvicinò.
–Lo leggerà –gli domandò.
–Non so leggere –le rispose l'uomo–, lo venderò.
"Winners are willing to do what losers won't"

"Impara bambino a scuola impara uomo in carcere impara donna in cucina frequenta la scuola, senza tetto procurati sapere tu che hai freddo affamato, impugna il libro è come un'arma. Non temere di fare domande verifica le cose che leggi ciò che non sai di tua scienza in realtà non lo sai." (Bertold Brecht)


http://aru0tal1b3ra.blogspot.it/

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dadaista
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Messaggio da dadaista »

grazie legs per la traduzione ! :D (prossimo obiettivo: imparare lo spagnolo!!)
anch'io sospetto che il giornalista sia un corsaro... raramente il bc è spigato così bene (addirittura parla di ring e ray!)

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el tano
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Messaggio da el tano »

anch'io sospetto che il giornalista sia un corsaro... raramente il bc è spigato così bene (addirittura parla di ring e ray!)
questo non lo so ma di sicuro so che i giornalisti in Argentina hanno un modo molto impegnato di scrivere.

Todo a pulmon y corazon!! :D

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giuly
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Messaggio da giuly »

Tano ma tu hai vissuto in Argentina? ti andrebbe di raccontarmela?
per alcuni motivi ho il cuore là...
forse però si dovrebbe aprire un thread...
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dadaista
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Messaggio da dadaista »

Tano ha scritto:Todo a pulmon y corazon!!
qualche anima pia che dia un piccolo lume a me medesima ignorante lo spagnolo?

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legs-weaver
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Messaggio da legs-weaver »

dadaista :wink: letteralmente "tutto polmoni e cuore" ... che credo abbia il corrispettivo italiano "anima'eccore" :wink: come per dire che ce la mette tutta in quello che dice

credo nè

Tano, che ne dici?
"Winners are willing to do what losers won't"

"Impara bambino a scuola impara uomo in carcere impara donna in cucina frequenta la scuola, senza tetto procurati sapere tu che hai freddo affamato, impugna il libro è come un'arma. Non temere di fare domande verifica le cose che leggi ciò che non sai di tua scienza in realtà non lo sai." (Bertold Brecht)


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dadaista
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Messaggio da dadaista »

legs ha scritto:come per dire che ce la mette tutta in quello che dice
come in italia, insomma ma per raccontarci le bugie...

ari-grazie legs :D

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el tano
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Messaggio da el tano »

giuly ha scritto:Tano ma tu hai vissuto in Argentina? ti andrebbe di raccontarmela?
per alcuni motivi ho il cuore là...
forse però si dovrebbe aprire un thread...
:yes!:

Ho vissuto 13 anni a Buenos Aires oltre al fatto di essere figlio di madre argenta.
HO aperti qualche 3d in riferimento all'Argentina o fatti argentini e sono sempre in contatto con i BCs del otro lado del charquito! :wink:
legs-weaver ha scritto:Tano, che ne dici?
Mejor imposible! Mas claro echale agua!! :D

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giuly
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Messaggio da giuly »

Oh tano, il mio amore abita lì...dev'essere una città bellissima.
Un piccolo regalo per te, guarda qui:

http://www.buenosaires.gov.ar/areas/obr ... /index.php

:wink:
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