Emergenza cultura a Milano: anche la Sherlockiana se ne va.

[Lisa]

Sta per chiudere la libreria Sherlockiana di via Peschiera a Milano, da decenni luogo storico di incontri con gli scrittori, di presentazioni, discussioni letterarie, reading e molto altro, che fino a oggi ha tenuto in vita con robuste boccate di ossigeno l'anemica e boccheggiante cultura milanese. Le motivazioni? Sempre le stesse. Ecco alcuni brani della lettera con la quale la titolare nonché fondatrice dell'associazione culturale "Giallo & Co.", Tecla Dozio, ha informato i "gechini", ovvero gli iscritti:
Cari gechini,
molti di voi già sanno, ma moltissimo no. Questa è una lettera davvero difficile e la gestazione è stata complicata. La decisione di chiudere la libreria non è stata facile e
ci ho perso il sonno per qualche mese. I motivi sono molti. Non è solo la solita e cronica
mancanza di denaro, ma la consapevolezza di non avere
possibilità reali. Fra l'altro, con somma meraviglia, mi è stata anche
recapitata la notifica di sfratto. (...) Un'amica/cliente, quando le ho comunicato la mia
intenzione, mi ha detto: "Non hai più voglia combattere, vero?"
E' vero, non mi ha mai spaventato combattere; non mi interessa fare dei sacrifici, però. per qualcosa, non per niente e soprattutto quando i "nemici" sono molti.
Quando un'attività non incassa abbastanza, ogni intervento è di tamponamento e le grosse crisi diventano cicliche. (...) Non ricordo in che anno, ma penso nel 2000/2001 una ventina di scrittori italiani si sono prestati a fare i testimonial di una casa di mode gratuitamente e il
loro compenso e servito per tirare avanti ancora un po'. Non finirò mai di ringraziare le centinaia di persone che mi hanno aiutata in questi anni, ma non si può, credetemi,
vivere in uno stato di continua emergenza. Quando, in passato, inopinatamente, ho detto di voler chiudere la libreria (e sapevo che era la cosa giusta), la stima, l'affetto, la partecipazione e le iniziative nate spontaneamente, mi hanno convinta a cambiare idea. Questa volta no.
Permettetemi, a questo punto, di dirvi alcuni motivi in ordine sparso e non di importanza, se no non ce la farò mai a finire.
Liquidiamo subito il punto "Comune di Milano" che non ha
rispettato nessuna delle sue promesse. Il debito è stato
saldato, l'associazione è stata fatta, ma.
Anzi, alla richiesta di un appuntamento ci hanno risposto:
"E' inutile incontrarci, tanto non cambia niente, non ci
interessa".
Sono stanca, dedico alla libreria molte ore al giorno e sono sola. (...)
L'associazione Giallo & Co., il sito, myspace, facebook, comprovendolibri,
maremagnum, ecc. ecc. ecc. Devo dire che, quest'ultima parte, ha fatto
conoscere la libreria e qualche cliente in più si è visto. Addirittura con
alcuni di loro il rapporto si è trasformato, in fretta, in un'amicizia per me importante.
(...).
Me ne voglio andare da Milano. Questa città, la mia città, che ho amato
follemente non ricambia certamente il mio amore e sto odiandola. Desidero ritmi lenti
e la natura intorno a me e tempo per leggere non solo quello che devo,
ma anche quello che amo.
(...)
Mi fermo qua, anche se non credo sia tutto, ma ho già abusato della vostra pazienza.
Alcune comunicazioni di servizio:
Ho deciso, prima di rendere agli editori il venduto, di darvi la possibilità di acquistare tutti i libri presenti in libreria con uno sconto del 30%, fino al 31 marzo;
poi penserò cosa fare dei libri che rimarranno perché ormai fuori catalogo. Per favorire tutti ho pensato di mettere tutto on line (questo ho fatto in questi ultimi giorni).
Li potete già trovare su:
http://www.comprovendolibri.it
Fra qualche giorno saranno anche su
http://www.maremagnum.com
Spediremo in tutta Italia.
Potete, chiaramente, venire in libreria. A chi volesse posso mandare anche i file.
Per evitare confusione chiunque volesse chiedere notizie sui libri e/o ordinarne, è pregato di usare questo indirizzo:
libreriadelgiallo@excite.it

Carissimi BC, a prescindere dal fatto che vale l'invito di Tecla ad acquistare i suoi libri usufruendo del 30% di sconto, venerdì 9 gennaio, ore 18 ci sarà un importante incontro presso la libreria. Si discuterà della chiusura che ormai sembra inevitabile. Però la discussione sarà anche l'occasione per manifestare il rincresciomento perché ancora una volta Milano sta perdendo i suoi più importanti pezzi di cultura per strada.
Dunque, troviamoci alla Sherlockiana, libreria del giallo - Via Peschiera 1 - MILANO per parlare della chiusura dovuta a difficoltà economiche e al mancato dialogo con il Comune di Milano. Un centro culturale così importante non deve sparire.
Sarà presente una troupe della RTSI con il giornalista Claudio Moschin.
Per favore invitate quante più persone possibile

[vanya]

spostato in area più visibile ai possibili interessati

[intervento di moderazione]

[Lisa]

Grazie Vanya. elice 2009! Lisa

[vanya]

figurati Lisa, un buon anno anche te, ricco di tanti bei librini da leggere e da scrivere

[keoma]

Noi domani sera ci saremo.
Per i giallisti milanesi sarà una perdita incolmabile.
Ne parla anche il Corriere qui e qui

[Lisa]

Grazie Keo e grazie Alfiere. Ero sicura che voi avreste risposto. Però sinceramene mi aspettavo un po' più di indignazione da parte dei BC milanesi, librivori per eccellenza. La Sherlockiana non è una lireria e basta. E' anche un'associazione culturale, un posto dove era possibile parlare con scrittori di valore, italiani e stranieri. Dove trovare e farsi procurare libri introvabili. Dove chiedere consigli e scambiare idee bevendo qualcosa e mangiando qualche salatino (gratis).
Tecla Dozio è per il giallo e per il noir quello che Fernanda Pivano è per la beat generation, ma con qualcosa in più: la capacità di diffondere cultura e amore per i libri anche pagando i tasca propria. Adesso chiude perché non ne può più di combattere contro questa citta che odia l'arte che non rende denaro e fa la guerra alla cultura che non si fa nelle vie della moda. Una città che rende tutto difficile, che non spende una lira per l'intelligenza e addirittira da' lo sfratto (lo stabile è del Comune, appunto) a un'associazione culturale nonostante paghi già un affitto salatissimo.
Leggete i due articoli linkati da Keoma e indignatevi, gente, indignatevi anche se nella Sherlockiana non avete mai messo piede.
Lisa

[liberliber]

io mi indigno un sacco per questo episodio, ma dare la colpa alla città, in cui tante altre lodevoli e altrattanto improtanti inziative nascono e si sviluppano, sociali, culturali, ecologiche ecc. mi sembra eccessivo.
Il che non toglie che in questo caso il Comune si sia comportato in maniera indegna.

EDIT: mi sembra che in realtà il punto principale sia:

Mi fa piacere che in tanti vengano alle presentazioni che, a fatica, ho organizzato. Ma se poi vanno a comprare i libri alla Feltrinelli che devo fare?

ha sacrosantemente ragione, ma io che spendo in libri più che in qualsiasi altra cosa, mi permetto di pagare il prezzo pieno solo in casi rarissimi, mi spiace ma è così. E non saprei proprio come conciliare queste due opposte esigenze...

[Lisa]

Beh, Liber, colpa alla città in senso lato. Diciamo degli ammnistratori che da anni stanno spostando masse di risorse su fronti più reddiizi per loro in termini economico finanziari e politici, strangolando tutto quello che non serve ai loro interessi. Dal Verme, e varie organizzazzioni umanitarie docent (non solo Sherlockiana).
Altre città, fra cui cito Roma che non è certo una cittadina di provincia desiderosa di farsi un lifting intellettuale, spendono fior di quattrini per iniziative e associazioni che promuovono la lettura e la cultura. Milano zero. Solo qualche mostra iperintellettuale che dà lustro all'assessore di turno ma niente festival, niente fiere del libro, niente manifestazioni per il inema, per il teatro, la musica. In compenso sfratta una delle poche associazioni culturali che sopravvivevano a stento con fondi propri oltre che con le fatiche di Tecla Dozio (così come sono state sfrattate dai Navigli vere botteghe musicali eccetera per fare posto a localini finto vecchia Milano e da Brera tutto quello che apparteneva alla tradizione meneghina più autentica). Ti assicuro che a Milano se sopravvive qualcosa di culturale è solo grazie all'iniziativa privata che però deve sempre combattere contro gli amministratori. Preciso comunque che comperare i libri alla sherlockiana non è mai stato un imperativo . Le parole di Tecla che hai riportato si riferiscono più che altro ai frequentatori abituali dei suoi aperivo-quasi cena assoluamente gratuiti che seguivano alle presentazioni. Lei è sempre stata molto ospitale e non ha mai fatto conto di chi c'era e chi non c'era, però alla fine i conti non quadravano. Del resto, tutte le librerie vendono a prezzo pieno i libri nuovi.
A proposito di sconti: adesso tutte le giacenze, compresi i titoli degli ultimissimi mesi, sono in vendita da lei o in rete col 30%.
Felicissimo 2009 e un grande abbraccio. Lisa

[liberliber]

preciso che so bene che non c'era alcun obbligo di comprare, ma è chiaro che una libreria guadagna su quello, e secondo me è molto più dannoso che uno i libri li vada a comprare altrove che il mancato sostegno delle istituzioni; d'altro canto, rimane l'impasse che dicevo

Mi permetto anche di dire che la città e le istituzioni sono a mio parere due cose diverse; per questo i nostri discorsi non sono in contraddizione, dato che so che la maggior parte delle iniziative sono private. In questo credo che gli ultimi anni nel pubblico siano stati veramente il fondo del fondo (ridateci Daverio...).

[Lisa]

Brava Liber. Sì, ridateci Daverio, persona di grande cultura e di rara finezza intellettuale che poco o nulla aveva da spartire con la Lega che lo aveva collocato all'assessorato. Io addirittura oserei di più: ridateci il tanto vituperato Pillitteri. Guarda come siamo ridotti!
Propongo ai BC di citare associazioni, organizzazioni eccetera che a Milano sono state passate per le armi o snaturate dal mercantilismo ottuso delle ultime amministrazioni.
Un abbraccio Lisa

[2teepot]

Il Novecento sul telefonino.
Finazzer Flory :basta un click e i capolavori appaiono sul dislay.

by Miuccia Prada.

[Lisa]

Che caplavoro! Sembra uscito da un quadro di Caravaggio!
Ciao Lisa

[lup]

sempre più emergenza
sgomberato a milano il cox18 che ospita l'archivio moroni
http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Moroni
...

[Lisa]

sempre più emergenza
sgomberato a milano il cox18 che ospita l'archivio moroni
http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_Moroni
...

Ecco Lup, è proprio quello che avevo in mente: non ci sono limiti alla devastazione. E la città assiste in silenzio o quasi)
O temporas, o mores!
Lisa

[vanya]

proprio tutti in silenzio no
http://www.petitiononline.com/cox18/petition.html

[Lisa]

Giusta osservazione, Vanya. Ho conosciuto personalmente Primo Moroni e i Valcarenghi nella mia gioventù, ai tempi di Re nudo. Puoi capire la mia sensazione di abbandono. Ciao. Lisa

[vanya]

figurati Lisa, la mia non era un'osservazione, ma solo un invito a firmare ( per quel che può servire )

[Therese]

Firmato l'appello